Afghanistan: il C-17A imbarca 800 profughi a bordo, la missione eroica dell’equipaggio USA

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(Roma, 17 agosto 2021). « Porca Vacca, ci sono davvero 800 persone sul tuo jet…? Ok… ». Al comando della base aerea di Al Udeid, in Qatar, hanno reagito così alla notizia che un loro velivolo da trasporto tattico, un C-17A Globemaster, si apprestava ad atterrare con un numero enorme di profughi afghani nella « pancia ». Almeno stando all’audio che in queste ore circola via Twitter e che accompagna una foto dove si vede un’enorme numero di persone – uomini, donne e bambini – pressate (ma sorridenti) all’interno del grande aereo lungo 53 metri, solitamente utilizzato per trasportare militari e paracadutisti. Un’immagine rilanciata dai media americani che però aggiungono di stare ancora cercando di verificarne l’autenticità.

Se confermato, si tratterebbe non solo di un salvataggio straordinario, letteralmente da record per numero di persone ospitate nel veivolo: ma di un atto eroico compiuto dell’equipaggio. Che ha preso autonomamente la decisione di portare via più gente possibile nel pieno delle tensioni che ieri hanno mandato in tilt l’aeroporto di Kabul. Sì, nella capitale afghana dove domenica, dopo il ritiro delle truppe occidentali, i talebani sono entrati e hanno dichiarato l’istituzione dell’Emirato Islamico dell’Afghanistan, ieri si è consumata l’ennesima tragedia.

Con la folla di disperati ansiosi di uscire dal paese a prendere d’assalto le piste di decollo, aggrappata perfino alle ruote degli aeroplani finendo per caderne giù: immagini impressionanti, da qualcuno già paragonate a quelle degli uomini buttatisi giù dalle torri l’11 Settembre. Il fatto è che nel pieno dell’evacuazione di personale d’ambasciata, ma anche giornalisti e militari, centinaia di afghani, e fra loro molti di coloro che in questi anni hanno lavorato con gli occidentali, si sono riversati nell’aeroporto, sperando di imbarcarsi su uno dei voli del ponte aereo messo in atto dagli Stati Uniti già da domenica.

È in questo contesto che il comandante del C-17A della Dover Air Force Base in Delaware, si è preso la responsabilità dell’operazione –  a quanto pare non coordinata col comando – sfruttando al massimo le potenzialità di un boeing solitamente usato per trasportare « appena » 150 persone, ma con la capacità (secondo le indicazioni tecniche) di sollevare fino a 76 655 chilogrammi: all’incirca, appunto il peso di circa 800 persone. Già, « Holy Cow », come hanno detto al comando del Qatar. Porca vacca.

Anna Lombardi. (La Repubblica)