Una società israeliana, Israeli Airpark, ha firmato un memorandum d’intesa nel settembre 2019 con l’azienda cinese Comac, per un progetto delicato nel settore della difesa. Lo rivela oggi il quotidiano israeliano “Haaretz”, spiegando che l’accordo riguarda un impianto di produzione di aeromobili civili vicino alla base dell’Aeronautica a Ovda, nel sud di Israele. Il ministero della Difesa israeliano ha affidato il progetto alla Israeli Airpark a febbraio 2019, che successivamente avrebbe firmato un memorandum con Comac, presente nella lista nera degli Stati Uniti. Fonti del ministero della Difesa, citate da “Haaretz”, hanno affermato che l’ufficio del primo ministro e il Consiglio di sicurezza nazionale sarebbero stati tenuti all’oscuro del delicato affare. L’accordo tra Airpark e il ministero della Difesa consente alla compagnia di proprietà di Aes Aviation l’accesso alla base aerea, oltre che la fornitura di assistenza e servizi per costruire la struttura civile.
Sette mesi dopo, nel settembre 2019, Aes Aviation ha firmato un memorandum d’intesa con Comac. Secondo l’accordo, in cambio di un’ampia remunerazione, la compagnia cinese godrà di cooperazione nel settore dell’aviazione, nonché della condivisione delle informazioni e del progresso dei progetti tecnologici e innovativi che le aziende israeliane possono offrire. L’accordo include la cooperazione con l’Aeronautica militare israeliana nelle operazioni e nelle infrastrutture, comprese le procedure operative civili, le operazioni di terra, l’addestramento e le procedure di emergenza. Secondo la dichiarazione di Airpark alla Israel Securities Authority, il memorandum d’intesa con Comac mira a « promuovere gli obiettivi condivisi dell’aviazione locale e internazionale » ed è valido per cinque anni dalla data della firma. Nel marzo 2020, Israel Aerospace Industries è diventata partner del progetto attraverso la sua filiale dell’aviazione. Israel Aerospace Industries ha anche firmato un memorandum d’intesa con Aes, in base al quale le parti lavorerebbero insieme per creare una società comune per gestire Airpark.
Alti funzionari della difesa israeliana hanno detto ad « Haaretz » di essere rimasti sorpresi nel sentire del coinvolgimento di Comac nel delicato progetto. Questo perché qualsiasi accordo importante per la sicurezza o associato a infrastrutture essenziali in Israele deve essere segnalato al ministero della Difesa, così come qualsiasi modifica essenziale in un contratto che è stato approvato dal ministero, ad esempio il coinvolgimento di un partner. Secondo fonti che hanno parlato con « Haaretz », l’ufficio del primo ministro e il Consiglio di sicurezza nazionale non erano a conoscenza del coinvolgimento della società cinese e hanno affermato che la questione è di competenza del ministero della Difesa. La firma dell’accordo con Comac arriva anche sullo sfondo di crescenti critiche da parte di alti funzionari statunitensi che mettono in guardia contro l’espansione dell’influenza cinese in Israele. A gennaio Comac è stata inclusa nell’elenco delle società con cui gli Stati Uniti hanno vietato agli statunitensi di lavorare a causa dei loro legami con l’esercito cinese. (Agenzia Nova)