Iran: ministro della Difesa Amir Hatami, «Teheran venderà più armi di quante ne comprerà»

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L’Iran venderà più armi di quante ne comprerà a seguito della fine dell’embargo contro la Repubblica islamica. Lo ha affermato il ministro della Difesa iraniano Amir Hatami, come riferisce il quotidiano «Teheran Times». «A partire da un anno fa molti paesi sono venuti da noi per discutere con noi», ha dichiarato Hatami, aggiungendo che «ci sono le basi per vendere e comprare armi per la Repubblica islamica d’Islam, ma certamente le vendite saranno maggiori». Il ministro ha aggiunto che molte autorità straniere in visita in Iran si sono dette sorprese dei progressi nella produzione di armamenti. Ieri, giorno di scadenza dell’embargo sulle armi contro l’Iran, il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha dichiarato che gli Stati Uniti sono pronti a sanzionare ogni organizzazione o persona che contribuirà a fornire, vendere o trasferire armi da o verso l’Iran. «Gli Stati Uniti sono pronti a ricorrere alle proprie autorità nazionali per sanzionare qualsiasi individuo o entità che contribuisca materialmente alla fornitura, alla vendita o al trasferimento di armi convenzionali verso o dall’Iran, nonché coloro che forniscono formazione tecnica, supporto finanziario, servizi e altra assistenza relativa a queste armi», ha detto Pompeo. In una dichiarazione diffusa dai media statali, il ministero degli Esteri iraniano, da parte sua, ha affermato che «da oggi, tutte le restrizioni al trasferimento di armi, attività correlate e servizi finanziari da e verso la Repubblica islamica dell’Iran sono tutte automaticamente terminate». La fine dell’embargo significa che l’Iran sarà legalmente in grado di acquistare e vendere armi convenzionali, inclusi missili, elicotteri e carri armati. il ministero degli esteri iraniano ha affermato che il paese può ora «procurarsi tutte le armi e le attrezzature necessarie da qualsiasi fonte senza restrizioni legali, e unicamente in base alle sue esigenze difensive». (Nova)