Dopo 24 ore di silenzio assoluto Basma Mostafa, giornalista egiziana della testata online ‘Al-Manassa’, è comparsa in tribunale dove è stata condannata a 15 giorni di detenzione cautelare in una prigione al Cairo. Secondo Karim Abdel-Rady, uno degli avvocati e marito della donna, la cronista Basma Mostafa è comparsa davanti al giudice nella mattinata di ieri, senza potersi mettere in contatto con nessuno e gli avvocati non sono riusciti a sapere con quali capi d’accusa la donna è stata imprigionata.
L’inchiesta
La giornalista era a Luxor per raccontare la morte di Awais Al-Rawi il 30 settembre scorso. Secondo la famiglia della vittima, l’uomo si era opposto all’arresto del fratello, accusato di aver preso parte a una manifestazione contro il governo e per questo i poliziotti gli avrebbero sparato. Stando ai media egiziani infatti, a Luxor e in varie città di provincia ci sono state molte proteste e cortei per denunciare le difficili condizioni economiche in cui si trova il paese amplificate dalla pandemia. Tra le conseguenze l’aumento dei prezzi di prima necessità.
Prima della scomparsa
La testata Al-Manassa conferma che Basma Mostafa era a Luxor per documentare questi fatti quando un agente di polizia l’avrebbe fermata per chiederle i documento d’identità. È stata la reporter a riferirlo al telefono ai colleghi intorno alle 11 di sabato mattina, spiegando che l’agente, dopo il controllo, avrebbe continuato a seguirla. Dopo qualche ora sia i colleghi che il marito hanno perso i contatti, da qui l’ipotesi che Mostafa sia stata arrestata e portata al Cairo.
La libertà di stampa
Al-Jazeera fa sapere di aver contattato le autorità egiziane ma di non aver ricevuto commenti sul caso di Mostafa. La testata internazionale osserva inoltre che l’incidente ha riportato nel dibattito il tema delle difficoltà, anche giudiziare, che il mondo dell’informazione incontra in Egitto: secondo Al-Jazeera non sarebbe la prima volta che un cronista viene arrestato perchè senza i permessi. La testata indipendete Mada Masr riferisce invece che dal 2017 almeno 500 siti internet sono stati bloccati in Egitto, tra cui anche Al-Manassa. È accessibile solo dall’estero. (Rai News)