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F-35 della NATO : gli americani non possono «spegnerli» da remoto. Ma quasi…

(Roma, 11 marzo 2025). Gli F-35 europei possono essere vittime di un blocco da remoto che disabiliti alcune funzioni? Secondo alcune informazioni circolate in rete la scorsa settimana, gli Stati Uniti potrebbero influire attivamente sulle capacità del sofisticato jet da combattimento di 5ª generazione che la Nato si è impegnata ad acquisire come asset essenziale delle sue forze aeree. Inibendo la possibilità del suo impiego nella remota possibilità che un conflitto interrompa la solida Alleanza Atlantica.

Un aereo caccia non può essere “spento” da remoto come un computer qualsiasi, ma può essere privato delle sue capacità più avanzate se il suo software viene disabilitato da remoto. È quanto emerge dalle informazioni diffuse dai servizi segreti francesi, secondo i quali gli americani avrebbero il potere di attivare una sorta di “Kill Switch” sui caccia F-35 Lighting II dei loro principali alleati. Compresa la flotta di F-35 della nostra Aeronautica Militare. Questo perché posseggono le “chiavi software di funzionamento del caccia”. Stando all’intelligence francese questo processo avviato da remoto renderebbe il caccia inutile.

La criticità è stata sottolineata da Christophe Gomart, ex capo dell’intelligence militare francese ed eurodeputato del Partito Popolare Europeo, che in vista di un “conflitto” che riguardi da vicino l’Europa e non contempli una NATO unita – come nel caso di una remota guerra per il controllo della Groenlandia – ha sottolineato che gli F-35 verrebbero messi “a terra” dal Pentagono, concedendo agli Stati Uniti un vantaggio strategico e un potere a dir poco dispotico su un sistema d’arma che ha ampiamente sponsorizzato ai suoi partner militari.

“Se gli Stati Uniti attaccassero la Groenlandia, nessun Paese europeo potrebbe far decollare i suoi F-35 per difenderla, perché questi jet sono dotati di un sistema di blocco che impedirebbe il volo se il piano di volo non fosse approvato dal Pentagono”, ha dichiarato Gomart, vertice della Direction du Renseignement Militaire, o Direzione di intelligence militare dal 2013 all 2017, dipartimento incaricato di analizzare informazioni tattiche e strategiche sui teatri e futuri teatri di operazioni delle forze armate francesi. Attualmente la prima e unica potenza nucleare dell’Unione europea che può contare su aerei da combattimento prodotti in Francia dalla Dassault: i Rafale e i Mirage 2000.

Cosa c’è di vero nella storia della Kill Switch

Una vera e propria “chiave di spegnimento” diretta e impiegabile da remoto per inibire le capacità degli F-35 non esiste, ma gli americani vantano una posizione di controllo sui codici del software originale e sui suoi aggiornamenti, posizione che gli consentirebbe – in casi davvero remoti – di limitare le funzionalità di tutti i caccia F-35 che sono stati acquisiti con licenza limitata da quelle potenze che non hanno preteso, a differenza del Regno Unito, che ha un accesso superiore al software ma non può vantare una reale “sovranità operativa”, o Israele, che invece ha richiesto e ottenuto delle particolare modifiche (come sempre, ndr) sui suoi F-35 Adir.

L’esempio riportato nel 2016 dall’analista Franco Iacch ci ricorda infatti come la mancata lettura del sistema di manutenzione possa ad esempio rendere “ciechi” i team di terra, che non potrebbero più conoscere lo il reale stato di aereo che basa la sua essenziale superiorità sui sistemi e sensori che lo rendono il velivolo più avanzato e sofisticato in forza alla Nato. Questo suggerisce, come ricordano su Scenari Economici, una “dipendenza critica dagli Stati Uniti” per quanto concerne la manutenzione e gli aggiornamenti degli F-35. Gli Stati Uniti potrebbero inoltre localizzare in ogni momento gli aerei, che affidano alla loro capacità stealth gran parte del loro vantaggio tattico, e impedire ai caccia di entrare in connessione con i satelliti militari essenziali per l’F-35.

In conclusione – per quanto l’ipotesi sia estremamente remota – non possiamo ignorare la posizione di forza degli Stati Uniti che in questo passeggero momento di incertezza, ci ricordano ancora una volta quanto sia stato ingenuo affidarsi ciecamente e così a lungo a un alleato che, proprio a un passo dal diluvio, potrebbe decidere non solo di privarci del suo “ombrello”, ma anche della possibilità di vestire il nostro impermeabile migliore.

Di Davide Bartoccini. (Inside Over)

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