La nave Caio Duilio abbatte due droni. Gli Houthi: l’Italia con i nostri nemici

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(Roma, 12 marzo 2024). Dieci giorni fa la nave italiana aveva abbattuto un drone dei ribelli sciiti Houthi

Altri due droni degli Houthi sono stati abbattuti nel mar Rosso dalla nave italiana Duilio, nell’ambito dell’operazione dell’Unione Europea Aspides. E’ il secondo attacco sventato dalla nave italiana, dopo quello di dieci giorni fa quando la missione europea, nata con l’obiettivo di proteggere il traffico commerciale nel mar Rosso, non era ancora partita. Dieci giorni fa la nave italiana aveva abbattuto un drone dei ribelli sciiti Houthi ad una distanza di 6 chilometri, drone che viaggiava in direzione della stessa Duilio.

L’annuncio

A dare la notizia dell’operazione, lo Stato Maggiore della Difesa che ancora una volta ha voluto ricordare come l’Operazione Aspides abbia « il compito di difendere la libertà di navigazione e le rotte commerciali. La nave Duilio continua la propria attività ».

Congratulazioni all’equipaggio del cacciatorpediniere  sono arrivate su Twitter dal ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani.

Attacchi all’alba

Stamani poco prima dell’alba nel golfo di Aden sono aumentati per altro gli attacchi ai ribelli Houthi da parte delle forze anglo americane: quasi una ventina le postazioni colpite. Per via della mancata tregua israelo-palestinese prima del ramadan, i ribelli sciiti hanno inoltre minacciato di alzare il tiro.

La reazione degli Houthi

« L’abbattimento di nostri droni da parte della marina militare italiana costituisce una nuova conferma che l’Italia si è voluta schierare a fianco dei nostri nemici e a difesa di Israele », il messaggio di Abdennaser Mahamed, funzionario del dipartimento dei media della presidenza della Repubblica (Houthi) di Sanaa, anche se poi Mahamed ha precisato: tuttavia « l’Italia per il momento non è un nostro obiettivo diretto ». E ancora: « L’Italia e gli altri Paesi della coalizione filo-israeliana dimostrano di non voler calmare la situazione o contenere il raggio del conflitto. Vogliono invece espanderlo in tutto il Mar Rosso. Ma saranno le forze yemenite a determinare il teatro delle operazioni ».

(TG LA7)