In arrivo gli F-16 per l’Ucraina: «equipaggiati con missili a raggio di 500 km»

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(Roma, 05 febbraio 2024). I prossimi pacchetti di aiuti per Kiev comprenderanno i caccia che il presidente Zelensky ha chiesto da tempo. Il comando ucraino è convinto che il loro utilizzo permetterà di ottenere successi significativi contro i russi

L’Ucraina potrebbe ricevere presto gli agognati aerei da combattimento occidentali. Secondo quanto riferito dal comandante delle forze congiunte dell’esercito di Kiev, Sergueï Naev, “i nuovi pacchetti di aiuti militari destinati all’Ucraina includeranno aerei F-16 e missili a raggio di 300-500 chilometri”, che permetterebbero al Paese invaso di colpire obiettivi russi molto distanti dal fronte.

Il generale ha sottolineato che già dal 2022, grazie alle riforniture di lanciarazzi Himars e M270 Mlrs, i soldati di Mosca sono stati costretti a spostare i loro quartier generali e centri logistici a una distanza di oltre 100 chilometri dalla prima linea. “Ciò ha portato ad un aumento dello sforzo logistico per quanto riguarda il trasposto di munizioni e risorse, alla complicazione della gestione delle truppe, alla perdita di capacità offensive e al passaggio forzato alla difesa”, ha osservato Naev. L’ufficiale ha poi ricordato che la consegna dei sistemi Patriot nel 2023 ha permesso un rafforzamento dello “scudo” antimissile del Paese, dando la possibilità alle forze di Kiev di individuare e abbattere bersagli fino a 150 chilometri di distanza.

Secondo Sergueï Naev, l’aggiunta degli F-16 a questo arsenale permetterà all’Ucraina di “ottenere successi ancora maggiori sul campo di battaglia e liberare i territori occupati”. In particolare, l’esercito della nazione invasa potrà iniziare a contrastare efficacemente la superiorità aerea russa. Stando a quanto affermato dal Pentagono, i caccia saranno consegnati entro quest’anno. Il primo gruppo di piloti ucraini ha già completato la prima parte dell’addestramento in Gran Bretagna e sono passati alla seconda in Danimarca. “Dovranno affrontare sfide con cui forse nemmeno gli istruttori si sono confrontati durante le loro attività”, ha spiegato il portavoce dell’aeronautica militare di Kiev Yuriy Ignat. “Situazioni come l’intercettazione di missili da crociera e droni shahed. L’esperienza che acquisiranno verrà messa in pratica fin da subito”.

L’ufficiale ha riferito anche che gli Stati partner di Kiev sono pronti a consegnare gli F-16, ma alcuni lavori preparatori devono essere completati. Il presidente Volodymyr Zelensky ha chiesto molte volte agli alleati del blocco Ue-Nato l’invio di caccia, una componente fondamentale per lo sforzo bellico ucraino la cui mancanza è stata uno dei fattori che ha portato al fallimento della controffensiva dell’estate 2023. I Paesi occidentali, però, sono stai restii a inviare in grandi quantità armi e dispositivi capaci di colpire il territorio russo, per evitare un loro possibile coinvolgimento diretto nel conflitto.

Di Filippo Jacopo Carpani. (Il Giornale)