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MARSEC: si pensa a una forza «Rainbow» per fermare gli attacchi degli Houthi

(Roma, 13.12.2023). La comunità internazionale pensa a una forza “Rainbow” per fermare gli attacchi degli Houthi, la protezione in mare delle navi commerciali non basta più

La comunità internazionale sta valutando tutte le ipotesi per proteggere la navigazione delle navi commerciali a largo delle coste dello Yemen. Tra le opzioni c’è anche quella di costituire una sorta di gruppo multinazionale, sulla scorta del romanzo “Rainbow Six” di Tom Clancy. Gli attuali sforzi delle Marine Militari, infatti, pur garantendo ottimi livelli di deterrenza, non riescono sempre a proteggere al 100% i target degli Houthi. Di conseguenza, non si escludono più interventi di altro tipo come quelli sul terreno per neutralizzare le sorgenti di minaccia. Una eventualità del genere da una parte aumenterebbe ulteriormente le tensioni tra l’Occidente (Stati Uniti in testa) e l’Iran, ma dall’altra scongiurerebbe i rischi di forti impatti economici soprattutto per l’Europa.

Non si escludono nello Yemen interventi a terra limitati, sfruttando la Convenzione di Montego Bay

Lo studio internazionale, comunque, ipotizza interventi a terra nello Yemen molto limitati. Operazioni-lampo per eliminare la minaccia e uscire immediatamente dal territorio, senza interferire con le dinamiche interne, come già avviene in altre aree. In questo caso, il pericolo di esacerbare le tensioni con gli Houthi e quindi con Teheran sarebbe ridotto, ma allo stesso tempo la sicurezza per la navigazione nel quadrante ne trarrebbe forti benefici. Peraltro, si potrebbe pensare di far valere la Convenzione di Montego Bay, in cui gli spazi marini oggetto di regolamentazione comprendono, oltre al mare territoriale e alle acque internazionali, la zona contigua, la piattaforma continentale e la zona economica esclusiva. Ciò a patto che il governo del Paese ospitante autorizzi l’intervento e l’unico governo riconosciuto dalla comunità internazionale è quello del presidente Rashad al-Alimi, non quello degli Houthi.

Di Francesco Bussoletti. (Difesa & Sicurezza)

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