(Roma, 07.12.2023). Salman è una capsula da 500 chili progettata per portare l’uomo in orbita. Già nel 2010 il viaggio tra le stelle toccò a un topo, due tartarughe e un lombrico. Nel 2013 una scimmia tornò viva dall’esperienza
l’Iran ha annunciato di aver lanciato con successo una « capsula vitale » nello spazio, dizione usata per indicare un carico di animali vivi. Si tratta di un nuovo passo nell’ambizioso programma aerospaziale sviluppato dalla Repubblica islamica nonostante le preoccupazioni dei Paesi occidentali sui suoi reali obiettivi.
« Dopo un decennio di pausa, la nuova capsula vitale del nostro Paese è stata lanciata con successo a un’altitudine di 130 km con un vettore prodotto localmente », ha dichiarato il ministro delle Telecomunicazioni Issa Zarepour, citato dall’agenzia ufficiale Irna. La capsula da 500 kg è stata trasportata da un lanciatore di nuova generazione, « Salman », sviluppato con l’ambizione di mandare astronauti iraniani in orbita.
L’Iran ha lanciato nel 2010 la sua prima capsula con a bordo animali vivi: un topo, due tartarughe e un lombrico. Nel 2013 ha poi inviato una scimmia nello spazio, che è tornata viva. L’Iran ha sperimentato diversi fallimenti nel lancio di satelliti a causa di problemi tecnici, ma il 27 settembre, i Guardiani della Rivoluzione hanno annunciato di aver messo in orbita, a una quota di 450 km, un satellite per immagini, il Nour-3.
Teheran sostiene che le sue attività aerospaziali sono pacifiche e coerenti con una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ma i governi occidentali temono che i loro sistemi di lancio satellitare incorporino tecnologie intercambiabili con quelle utilizzate nei missili balistici in grado di trasportare una testata nucleare.
Di Ugo Barbàra. (AGI)