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«Lavoriamo dal territorio russo…»: la rivelazione choc di Kiev sul blitz con i droni in Russia

(Roma, 01.09.2023). Il capo della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, Kyrylo Budanov, ha affermato che l’attacco contro l’aeroporto militare russo di Pskov è stato lanciato dal territorio della Russia

Come si è sviluppato l’attacco che nei giorni scorsi ha colpito l’aeroporto militare russo di Pskov? Per il capo della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, Kyrylo Budanov, non ci sono dubbi: il blitz contro il sito, collocato a pochi chilometri dalla frontiera con l’Estonia, è stato lanciato dal territorio della Russia. A detta di Kiev non ci sarebbe stato alcun blitz proveniente dall’esterno, e tutto sarebbe partito dall’interno dei confini controllati dal Cremlino.

L’attacco contro l’aeroporto russo

Budanov ha parlato nello specifico dell’attacco contro lo scalo aereo di Pskov, avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì. « Lavoriamo dal territorio della Russia », ha affermato secondo quanto riportato da Rbc-Ucraina. L’alto funzionario ucraino non ha però specificato se il raid sia stato condotto dall’intelligence della Difesa di Kiev o, al contrario, da partigiani russi filoucraini.

Lo stesso Budanov non ha inoltre chiarito quali o quanti droni siano stati utilizzati nell’attacco, pur precisando che due aerei russi « sono stati distrutti e due sono stati gravemente danneggiati ». Gli 007 di Kiev si erano limitati ad affermare che i quattro aerei da trasporto Ilyushin Il-76 dell’aeronautica russa colpiti nell’aeroporto militare di Pskov erano stati « distrutti ». Al contrario, la Russia ha parlato di quattro velivoli danneggiati e zero distrutti.

Le parole di Budanov

Si potrebbe pensare che l’episodio raccontato sia uno dei tanti blitz verificatosi in seguito allo scoppio della guerra. In realtà, il fatto che Budanov abbia evidenziato il fatto che l’attacco sarebbe avvenuto dall’interno della Russia lascia intendere che Kiev possa essere in qualche modo riuscita effettivamente a portare « la guerra » in casa del Cremlino. « Stiamo lavorando dal territorio della Russia », aveva dichiarato Budanov al sito War Zone.

Gli aerei russi danneggiati a Pskov sono aerei cargo a lungo raggio, ideali per il trasporto di truppe ed equipaggiamenti su lunghe distanze, e quindi preziosi mezzi militari per la Russia. Come ha fatto notare la Bbc, i funzionari ucraini sono generalmente molto riservati riguardo agli attacchi che si verificano all’interno della Russia. Sembra tuttavia che, man mano che la controffensiva prende ritmo, Kiev sia sempre più disposta a rivendicare i misteriosi blitz come parte del proprio sforzo bellico.

Guerra in casa

La guerra dei droni dell’Ucraina contro la Russia è ormai una sorta di prassi quotidiana. Nelle scorse ore sarebbe stata colpita una fabbrica che produce componenti elettronici per razzi nella città di Lyubertsy, vicino Mosca. Il sindaco della capitale, Sergei Sobyanin, ha tuttavia fatto sapere sul suo canale Telegram che i droni sopra Lyubertsy sono stati abbattuti senza causare danni o vittime.

Come nel caso di precedenti attacchi nell’area di Mosca, venerdì mattina numerosi voli dagli aeroporti di Mosca sono stati ritardati o cancellati. Il governatore della regione di Kursk, Roman Starovoyt, ha detto che un edificio residenziale e uno amministrativo sono stati colpiti nella città di Kurchatov, vicino alla centrale nucleare di Kursk.

Di Federico Giuliani. (Il Giornale)

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