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Burkina Faso: massacro di karma, presidente Traoré promette giustizia

Il presidente della Transizione del Burkina Faso, Ibrahim Traoré, ha invitato i cittadini e l’opinione pubblica a non trarre conclusioni affrettate sul massacro di civili avvenuto lo scorso 20 aprile nel villaggio di Karma, sottolineando la necessità di attendere la fine delle indagini. “Ci aspettiamo che gli inquirenti facciano il loro lavoro, che le persone evitino di trarre conclusioni affrettate. Mi è stato detto che ci sono 136 corpi che sono stati seppelliti, giustizia va fatta. Dobbiamo essere preparati a trovare i responsabili. Bisogna evitare di accusare senza sapere cosa è successo, perché tutto è possibile. Nell’esercito c’è quella che si chiama perfidia, e credo che sia uno dei modi d’azione preferiti dal nemico », ha affermato Traoré in un un’intervista concessa alla televisione pubblica nazionale e all’emittente privata « Canal 3 ».

Durante l’intervista il capo della giunta militare burkinabé ha discusso a lungo della situazione della sicurezza nel Paese ed è tornato in particolare sul massacro di Karma, che ha causato la morte di 136 persone e che diverse organizzazioni non governative tra cui Human Rights Watch attribuiscono a uomini che indossavano uniformi dell’esercito. Secondo il resoconto dei sopravvissuti, la mattina del 20 aprile un gruppo di uomini armati in divisa – accompagnati da non meglio identificati ausiliari paramilitari – ha circondato il villaggio di Karma aprendo il fuoco su alcuni residenti per motivi non noti. Il procuratore di Ouahigouya, capoluogo della regione del Nord, ha confermato la morte di 60 residenti, ma secondo un comunicato dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani i civili ammazzati sarebbero più di cento.

(Nova)

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