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Russia: drone abbattuto, il ministro della Difesa russo premia i piloti dei due caccia

La motivazione di Shoigu: « Con il loro lavoro hanno impedito al drone statunitense di entrare nello spazio aereo che la Russia aveva limitato nel quadro della guerra in corso in Ucraina »

Il ministro della Difesa russo, Sergei K. Shoigu, ha decorato i piloti dei due caccia Su-27 che hanno disturbato il drone da ricognizione statunitense Mq-9, danneggiandolo all’elica e facendolo precipitare. Ne scrive il “New York Times”, precisando che Shoigu ha riconosciuto oggi ai due piloti la medaglia dell’Ordine del Coraggio, affermando che con il loro lavoro hanno impedito al drone di entrare nello spazio aereo che la Russia aveva limitato nel quadro della guerra in corso in Ucraina. Come visionato in un video diffuso dal Pentagono, gli aerei da combattimento russi hanno effettuato passaggi ad alta velocità pericolosamente vicini al drone, scaricando sul velivolo un liquido ritenuto carburante.

In un passaggio uno dei caccia ha tagliato l’elica del drone, paralizzando l’aereo senza pilota e costringendo i suoi operatori a farlo schiantare in mare. Uno dei due piloti russi, il maggiore Vasily Vavilov, ha descritto in un’intervista rilasciata dal ministero della Difesa russo come i caccia “si sono avvicinati al velivolo senza pilota, l’hanno identificato e hanno effettuato manovre per impedirgli di svolgere il suo compito”. “Sono molto orgoglioso di ricevere un riconoscimento così alto”, ha dichiarato Vasilov secondo il “Nyt”. L’altro pilota, il maggiore Sergei Popov, ha notato che gli aerei da guerra russi non avevano usato armi, sostenendo che gli aerei da combattimento non sono entrati in contatto diretto con il drone.

Come sottolinea ancora il “Nyt”, la cerimonia di premiazione di oggi è stata la notizia di punta su una delle due reti di informazione nazionali russe, mentre in una dichiarazione il vice ministro degli Esteri russo, Sergei A. Ryabkov, ha affermato che gli americani “si imbatterebbero nelle nostre contromisure” se gli Stati Uniti continuassero ad effettuare voli di ricognizione sul Mar Nero. “Nessun drone americano – da ricognizione, attacco, strategico, qualunque cosa – può scuotere la nostra determinazione”, ha dichiarato Ryabkov citato dall’agenzia di stampa russa “Interfax”.

(Nova News)

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