Diversi edifici già colpiti dal sisma del 6 febbraio scorso sono crollati nella città di Aleppo a seguito delle due nuove scosse di magnitudo 6.4 e 5.8 registrate questa sera nella provincia turca di Hatay vicino al confine con la Siria. Lo riferisce l’agenzia di stampa siriana “Sana”, precisando che almeno sei feriti sono giunti presso l’Ospedale universitario di Aleppo colpiti dal crollo di alcuni edifici già parzialmente distrutti dal precedente sisma.
Due forti scosse di terremoto di magnitudo 6.4 e 5.8 della scala Richter hanno interessato la provincia meridionale turca di Hatay, vicino al confine con la Siria. Lo riferisce una nota dell’Autorità turca per la gestione dei disastri e delle emergenze (Afad). Il primo terremoto si è verificato intorno alle 20:04 (ora locale) nella zona di Samandakh, nel distretto di Defne, a circa 20 chilometri dal confine con la provincia siriana di Latakia, provocando il crollo di diversi edifici. La seconda scossa si è verificata alle 20:07 sempre nella medesima provincia. Le scosse sono state avvertite, oltre che in Siria anche in Libano, Iraq, Israele e nella Striscia di Gaza. Secondo l’Afad la prima scossa è durata dai 10 ai 15 secondi. In base a quanto riferiscono i media turchi, le due scosse sono avvenute mentre erano in corso le operazioni per il recupero dei corpi e la rimozione dei detriti dei due devastanti terremoti di magnitudo 7.8 e 7.6 che lo scorso 6 febbraio hanno distrutto 11 provincie turche e 72 tra città e villaggi nella vicina Siria provocando oltre 46.000 morti.
(Agenzia Nova)