Scozia: si dimette a sorpresa la first minister del governo locale Nicola Sturgeon

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(Roma, Parigi, 15.02.2023). Dimissioni a sorpresa per la premier scozzese e leader del partito indipendentista dell’Snp, Nicola Sturgeon. Lo anticipano i media britannici prima della conferenza stampa che si terrà a Edimburgo. Sturgeon ha ricordato « con orgoglio » di essere stata la prima donna a rivestire l’incarico, oltre che la più longeva leader della Scozia; e ha spiegato che resterà in carica fino all’elezione di un successore

Secondo una fonte a lei vicina citata dalla Bbc, la Sturgeon è semplicemente stanca e “non ne può più” delle responsabilità politiche che ricopre da tempo.

Sturgeon: « Posso combattere ancora qualche mese »

« Sì, posso ancora combattere per qualche mese », ha aggiunto, mentre  »onestamente la risposta è ovviamente diversa » se  »la domanda è: « posso dare a questo lavoro tutto ciò che richiede e merita per un altro anno, figuriamoci per il resto di questa legislatura. Posso dargli tutta l’energia di cui ha bisogno nel modo in cui mi sono impegnata ogni giorno negli ultimi otto anni ? »’.

In carica dal 2014, quando subentrò allo storico leader indipendentista Alex Salmond dopo la sconfitta nel referendum sulla secessione della Scozia dal Regno Unito, è rimasta al vertice dei nazionalisti-progressisti dell’Snp e del governo locale di Edimburgo per quasi un decennio.

Ora la sua uscita di scena apre molti interrogativi e si inserisce anche in un cambio della guardia più vasto in seno al partito. Un cambiamento segnato dalle imissioni e dalla sostituzione di Ian Blackford come capogruppo della formazione nel Parlamento britannico di Westminster.

Da sottolineare un flop della strategia della stessa Sturgeon di ottenere per via legale e costituzionale un voto popolare bis sull’indipendenza – che il governo centrale di Londra si rifiuta di concedere – attraverso un ricorso giunto infine alla Corte Suprema. Il ricorso è stato respinto nei mesi scorsi e ha di fatto allontanato per ora ogni prospettiva concreta di rivincita referendaria ravvicinata, nonostante le divisioni sulla Brexit.

(Euronews)