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«Abrams e Leopard a Kiev»: gli Stati Uniti e Germania pronti a inviare i tank

(Roma, Parigi, 24.01.2023). Secondo fonti del Wall Street Journal, l’amministrazione Biden avrebbe preso questa decisione come parte di un ampio negoziato con la Germania sui Leopard. Berlino sembra ormai pronta a fornire i suoi carri armati

Dopo diverse settimane di tentennamenti e anche di secche risposte negative a riguardo, gli Stati Uniti sembrerebbero intenzionati a cambiare idea e inviare gli Abrams in Ucraina. A darne notizia è il Wall Street Journal che, in base ad alcune fonti a conoscenza del dossier, ha scritto che la Casa Bianca starebbe valutando l’ipotesi mandare a Kiev « un significativo numero » di carri armati M1 come leva per convincere la Germania a dare il via libera ai Leopard 2.

Per ora la notizia è stata solo data come indiscrezione: la Casa Bianca non ha rilasciato commenti e sembra che notizie ufficiali si avranno soltanto entro la fine della settimana. Tuttavia, questo tipo di informazione colpisce non solo per l’importanza nella strategia del sostegno Nato alla causa ucraina, ma anche per le tempistiche. Fino a pochi giorni fa, diversi alti funzionari Usa, dai militari al portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, avevano smentito quasi categoricamente l’ipotesi di invio degli Abrams in quanto molto costosi e molto difficili da utilizzare senza un adeguato e lungo periodo di addestramento.

Anzi era proprio questa convinzione ad avere alimentato la pressione sulla Germania per l’ok ai Leopard 2, dal momento che questi mezzi sono sempre apparsi non solo più numerosi, ma anche più facili da fare arrivare a destinazione e meno di « prima fascia » rispetto ai tank statunitensi. Soltanto ieri, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aveva detto in collegamento video con le Camere di commercio e industria statunitensi che il suo Paese stava « aspettando la consegna dei sistemi missilistici antiaerei Patriot, promessi dagli Usa e sta già esaminando la possibilità di ricevere i carri armati Abrams ».

Il « negoziato » tra Usa e Germania

Ora la situazione appare cambiata. Ed è probabile che questa scelta da parte di Washington sia in qualche modo parte di un ampio negoziato con Berlino proprio per fare in modo che i clienti dell’industria bellica tedesca ricevano il via libera alla consegna dei Leopard (richiesta in particolare dalla Polonia). In questi giorni, il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung aveva riferito di uno scontro molto duro tra il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, e consigliere del cancelliere tedesco Olaf Scholz, Wolfgang Schmidt, con l’indignazione mostrata da Washington per il fatto che Berlino avesse posto come condizione per i suoi Leopard l’invio degli Abrams da parte degli Stati Uniti. Tensione che – come riporta Ansa – sarebbe stata palesata anche dal consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan durante una telefonata con Jens Pletner, consigliere di Scholz.

Proprio in concomitanza con le informazioni giunte dagli Stati Uniti, la portavoce del governo tedesco affermava che a Berlino avrebbero valutato « con urgenza » la domanda di Varsavia per inviare i carri armati all’esercito ucraino. La richiesta è stata fatta confermata ufficialmente dal ministro della Difesa polacca, Mariusz Blaszczak, che lo ha annunciato a margine della conferenza stampa a Berlino dell’omologo tedesco Boris Pistorius insieme al Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Secondo Bloomberg, l’ok tedesco dovrebbe arrivare a breve.

L’ipotesi è stata poi data quasi per certa dai media tedeschi. Il sito del Der Spiegel e il canale televisivo Nlt sono stati i primi a rilanciare l’indiscrezione dell’approvazione da parte di Berlino per l’invio di Leopard 2A6. L’idea di Scholz è quella di mandare dei mezzi in dotazione all’esercito tedesco ma anche di dare il via libera ai Paesi che possiedono questi carri ma che hanno bisogno del nulla osta della Germania per il loro invio in altri teatri operativi.

Di Lorenzo Vita. (Il Giornale)

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