(Roma, 20.01.2023). I sistemi missilistici antiaerei, progettati per intercettare aerei e missili nemici, hanno iniziato a materializzarsi sui tetti di numerosi edifici situati nel cuore di Mosca
Sui tetti di alcuni edifici pubblici e amministrativi di Mosca sono stati piazzati sistemi di difesa anti-aerea. Le immagini pubblicate sui social media mostrano un sistema missilistico Pantsir installato in cima all’edificio di otto piani utilizzato dal ministero della Difesa lungo il fiume Moscova. La sensazione è che il Cremlino abbia rafforzato le proprie difese per il timore di possibili attacchi diretti contro i suoi siti sensibili.
Lo scudo di Mosca
I sistemi missilistici, progettati per intercettare aerei e missili nemici, hanno iniziato a materializzarsi sui tetti di numerosi edifici situati nel cuore di Mosca. Non sappiamo il motivo ufficiale di una simile decisione. Il Guardian ha scritto che la Russia si starebbe preparando per un potenziale, anche se improbabile, attacco rivolto contro la sua capitale.
I video e le foto, ormai diventati virali sul web, hanno immortalato il sistema di difesa aerea sollevato sul tetto di un istituto scolastico nel distretto Taganka di Mosca, 1,5 miglia a sud-est del Cremlino, oltre al citato Pantsir sulla vetta del ministero della Difesa. Sono apparse online anche le foto dei sistemi missilistici antiaerei S-400 installati vicino al Parco Nazionale Losiny Ostrov (Elk Island) e nei campi dell’Accademia agricola Timiryazev, sempre nella capitale.
Secondo quanto riportato dal sito Meduza, un sistema di difesa aerea sarebbe stato addirittura posizionato a 10 chilometri dalla residenza del presidente russo Vladimir Putin a Mosca. L’installazione, come dimostrerebbe un filmato, sarebbe comparsa intorno al 6 gennaio vicino al villaggio di Zarechye, nel distretto di Odintsovo. L’autore del video ha spiegato di aver scoperto la presenza del sistema missilistico antiaereo Pantsir-S1 a causa di un forte suono.
Il rischio di un’escalation
Le immagini dei sistemi missilistici a Mosca, tra l’altro, sono emerse il giorno prima che i funzionari della difesa occidentale si incontrassero alla base aerea di Ramstein in Germania, per concordare un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina. Un pacchetto che potrebbe includere la fornitura di carri armati pesanti.
Certo è che i funzionari russi hanno emesso molteplici avvertimenti prima dell’incontro di Ramstein, tentando di dissuadere i paesi della Nato dal fornire armi più avanzate a Kiev, e sostenendo che queste potrebbero potenzialmente innescare un conflitto nucleare.
I timori del Cremlino
I sistemi a corto e medio raggio sono usati per difendersi da aerei, elicotteri e missili da crociera. L’esercito russo ha in passato spiegato che potrebbero essere usati contro obiettivi più piccoli, come i droni militari e commerciali, che sono diventati onnipresenti sul campo di battaglia. Unendo i punti, è possibile che la Russia tema un’escalation di blitz chirurgici sul proprio territorio, e che per questo abbia pensato di tutelarsi rafforzando le proprie difese.
Da Mosca nessuno ha parlato direttamente dell’installazione dei sistemi missilistici. Tuttavia, diversi media russi hanno riferito del dispiegamento di sistemi missilistici S-400 a lungo raggio a Mosca nelle ultime settimane. I sistemi S-400 e Pantsir-S1 sono spesso utilizzati in tandem.
Lo « scudo » di Mosca si è materializzato inoltre in seguito a una campagna di bombardamenti russi contro l’Ucraina. Il Cremlino ha utilizzato missili e droni per prendere di mira le città e le infrastrutture ucraine, provocando decine di morti in tutto il Paese. Un missile balistico anti-nave russo X-22 ha colpito un condominio nella città di Dnipro la scorsa settimana, uccidendo 45 persone. Numerosi blogger russi sostengono che la comparsa dei sistemi missilistici a Mosca dimostrerebbe che la leadership militare russa sarebbe preoccupata per possibili attacchi diretti contro le proprie città.
Di Federico Giuliani. (Il Giornale)