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Libano: giudice Tarek Bitar discute con delegazione giudiziaria francese esplosione porto di Beirut

Il giudice istruttore presso la Corte di giustizia libanese, Tarek Bitar, incaricato delle indagini sulla doppia esplosione che, il 4 agosto 2020, ha colpito il porto di Beirut provocando la morte di oltre 220 persone e più di 6.500 feriti, ha incontrato, oggi, una delegazione giudiziaria francese. Lo hanno riferito i media libanesi. Secondo quanto rivelato da una fonte in condizioni di anonimato al quotidiano “L’Orient le jour”, i giudici francesi sarebbero intenzionati a indagare in particolare sulla morte di due cittadini francesi deceduti nell’incidente dell’agosto 2020. La visita della delegazione giunge mentre l’inchiesta sull’accaduto risulta essere ancora sospesa dopo i numerosi ricorsi presentati contro Bitar da personalità politiche coinvolte nelle indagini, tra cui i parlamentari Ghazi Zeaiter e Ali Hassan Khalil (entrambi vicini al presidente del parlamento, Nabih Berri) e l’ex ministro dei Lavori pubblici Youssef Fenianos (vicino al leader maronita e leader del blocco cristiano Marada di Suleiman Frangieh), tutti oggetto di mandati di fermo. Nel settembre 2022, il Consiglio superiore della magistratura (Csm) aveva deciso di nominare un sostituto di Bitar, ma la decisione non è stata mai attuata fino ad ora, soprattutto a seguito dell’opposizione dei familiari delle vittime e del presidente del Csm, il giudice Souheil Abboud. Nei giorni scorsi, alcuni parenti sono stati convocati dalla Sicurezza di Stato dopo aver partecipato a una manifestazione davanti al Palazzo di Giustizia, degenerata in uno scontro con le forze di sicurezza.

(Agenzia Nova)

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