(Roma, 24 ottobre 2022). L’impianto distrutto si trovava vicino all’aeroporto di Damasco, a ovest del Rif Dimashka
Israele attacca l’Iran. L’esercito di Tel Aviv ha distrutto un deposito di droni iraniani in Siria, vicino a Damasco, con un’incursione missilistica. Una sconfitta per Putin, visto che si tratta degli stessi aerei con pilota da remoto che Teheran fornisce al Cremlino. A darne notizia il Centro siriano di monitoraggio dei diritti umani (SOHR) in un rapporto pubblicato di recente. Distrutto anche il magazzino dei prodotti finiti e delle attrezzature di produzione.
Israele distrugge droni iraniani, dov’è avvenuto l’attacco
L’impianto distrutto si trovava vicino all’aeroporto di Damasco, a ovest del Rif Dimashka. Di recente questo aeroporto militare è stato completamente controllato dagli iraniani e dai militanti da loro sostenuti, e nel gennaio 2022 vi sono state consegnate spedizioni di armi, munizioni e componenti per la raccolta dei droni.
L’accumulo di munizioni
All’aeroporto militare di Dimas, gli iraniani avevano già iniziato ad accumulare armi, munizioni e parti per la fabbricazione di droni da gennaio. Occorre notare che l’Iran e le sue milizie hanno controllato quasi completamente il luogo nel recente periodo. E che i membri di Hezbollah stavano conducendo operazioni per immagazzinare armi strategiche portate da Teheran nell’area vicino al confine siriano-libanese.
Le accuse degli Usa
In precedenza, il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha affermato che più droni militari iraniani potrebbero essere diretti alle forze russe. Allo stesso tempo, Blinken ha osservato che gli Stati Uniti stanno lavorando per contrastare gli sforzi iraniani e rafforzare la capacità dell’Ucraina di respingere gli attacchi.
Il pericolo dell’utilizzo di droni kamikaze
La Federazione Russa ha recentemente utilizzato massicciamente droni kamikaze per attacchi all’Ucraina, che gli esperti identificano come Shahed-136 iraniano, e le forze russe li usano sotto il nome di Geran. Teheran ha ripetutamente negato il trasferimento dei droni in Russia. Ma l’Occidente è sicuro che Teheran stia solo mentendo.