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Arresti e unità di élite in azione: le strane voci ucraine su Mosca

(Roma, 09 ottobre 2022). Dall’Ucraina rilanciano indiscrezioni su presunti movimenti di militari nel centro di Mosca, ma dalla capitale russa non emergono conferme

Alcuni media ucraini hanno rilanciato nelle scorse ore la notizia di presunti insoliti movimenti di militari nel centro di Mosca. Su Ukrainska Pravda ad esempio, è stato riportato un articolo secondo cui membri della Dzerzhinsky, unità d’élite della Guardia Nazionale, avrebbero in parte bloccato il traffico della capitale russa.

A fornire la notizia, hanno specificato i giornalisti della testata di Kiev, sono state fonti dell’intelligence militare ucraina. Oltre a bloccare le strade, i membri operativi della Dzerzhinsky starebbero in questo momento effettuando numerosi arresti e perquisizioni.

Altre indiscrezioni del genere sono apparse su diversi gruppi Telegram ritenuti collegati ai servizi segreti ucraini. Dunque per il momento le informazioni stanno provenendo unicamente da fonti di Kiev.

Nulla invece sta trapelando da Mosca. Sui media russi e sui vari social non sono stati trovati importanti riscontri. Ma la notizia nella capitale russa è comunque arrivata. Diversi giornalisti presenti in città hanno testimoniato infatti, con riferimento alle indiscrezioni dei servizi di Kiev, che al momento in centro la situazione è tranquilla.

La giornalista italiana Rosalba Castelletti ad esempio, su Twitter ha inserito dei video si mostra una certa normalità nelle strade di Mosca. “Il traffico è perfettamente normale – ha scritto – non ci sono movimenti di militari. È un normale sabato sera”.

Altri colleghi hanno reso analoga testimonianza. Nel perimetro attorno la Piazza Rossa e tra le strade delle vie commerciali di Mosca, non ci sono tensioni o segnali ritenuti anomali. Al netto ovviamente delle notizie, non certo rassicuranti, arrivate anche oggi dal fronte.

Nei palazzi del potere russo la giornata non è stata certamente tra le più serene. All’alba un sabotaggio ha reso parzialmente inutilizzabile il Ponte Kerch, struttura indispensabile per il collegamento tra la Crimea e la Russia continentale. Un contesto quindi sempre più complicato sul campo che potrebbe avere effetti sugli equilibri di potere.

Ad ogni modo, tra tensioni e apparente normalità, le notizie arrivate da fonti ucraine hanno quanto meno raggiunto l’obiettivo di far apparire ancora più problematica la situazione a Mosca. Interpellato sulla vicenda dall’AdnKronos, il generale Giorgio Battisti, primo comandante del contingente italiano della missione Isaf in Afghanistan e membro del Comitato Atlantico, ha parlato di « contesto non chiaro ».

« Potrebbe essere un riposizionamento di militari all’interno della Capitale per garantire sicurezza e ordine pubblico, oppure si potrebbe trattare di un’azione per arrestare e neutralizzare individui contrari all’azione del presidente Putin. Sono movimenti che certo presuppongono qualche situazione di cui però non siamo ancora in grado di capire i contorni. Sembra necessario attendere conferme ».

Di Mauro Indelicato. (Il Giornale)

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