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Algeria: nominato un nuovo capo dei servizi segreti militari

Si tratta del secondo cambiamento importante nel giro di poco tempo nei gangli dell’intelligence militare algerina

Cambio ai vertici dei servizi segreti militari in Algeria. Il generale Abdelaziz Nouiouet Chouiter è stato nominato nuovo direttore centrale della sicurezza dell’Esercito popolare nazionale (Dcsa) al posto del generale Sid Ali Ould Zemirli, colpito da grave scandalo che coinvolge il fratello, anch’egli militare. “A nome del presidente della Repubblica, ministro della Difesa nazionale e comandante supremo delle Forze armate, Abdelmajid Tebboune, il generale Said Chanegriha, capo di Stato maggiore dell’Esercito nazionale popolare, ha supervisionato la nomina ufficiale del generale di brigata Abdelaziz Nouiouet Chouiter come direttore centrale della sicurezza dell’esercito, succedendo al maggiore generale Sid Ali Ould Zemirli”, si legge in una nota del ministero della Difesa, ripresa dal quotidiano algerino “Echorouk”.

Chanegriha ha sottolineato la necessità di “profondere maggiori sforzi al servizio della patria e a mostrare impegno costante nell’adempimento delle missioni assegnate con tutto il rigore e la perseveranza richiesti”. Si tratta del secondo cambiamento importante nel giro di poco tempo nei gangli dell’intelligence militare algerina. All’inizio di settembre, infatti, il generale M’henna Djebbar si era stato insediato come nuovo direttore generale della documentazione e della sicurezza esterna, in sostituzione del generale Abdelghani Rachedi, durato solamente due mesi come capo dei servizi segreti militari esterni.

A inizio settembre, il sito web d’informazione “Algérie Part”, citando proprie fonti, aveva anticipato il cambiamento ai vertici dell’intelligence militare. Il generale Sid Ali Ould Zemerli, infatti, era stato sottoposto a un interrogatorio in merito a un caso di sospetta “cospirazione contro la sicurezza nazionale”, salvo poi essere rilasciato senza accuse formali. Il generale che guidava i servizi d’intelligence dell’Esercito dal marzo 2020 aveva “risposto a diverse domande poste dagli inquirenti in merito alle azioni di diversi suoi agenti e collaboratori, nell’ambito di un’indagine sulla cospirazione fomentata da militari e ufficiali dell’intelligence straniera con l’obiettivo di destabilizzare numerosi dirigenti civili e militari che occupano posizioni di rilievo ai massimi livelli della gerarchia dello Stato”, scriveva il giornale, precisando che il fratello di Ould Zemerli, il colonnello Omar, è stato arrestato nell’ambito dello stesso caso. Quest’ultimo avrebbe sottratto e falsificato informazioni classificate per poi divulgarle ad organi di stampa stabiliti all’estero, in particolare a Londra. Secondo le fonti di “Algerie Part”, l’ormai ex capo della Dcsa era stato sollevato “ufficiosamente” dalle sue funzioni in seguito all’arresto del fratello.

(Nova News)

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