Dalla regina a Balmoral l’addio di Johnson e l’incarico a Truss

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(Roma, 06 settembre 2022). Il premier britannico dimissionario e la neoeletta incontreranno Elisabetta II nel castello nelle Highlands scozzesi dove la monarca 96enne ha deciso di restare dopo la pausa estiva a causa dei problemi di salute

Il primo ministro britannico Boris Johnson presenterà formalmente tra poche ore le sue dimissioni alla regina Elisabetta II, passando il testimone a Liz Truss dopo che il suo mandato, segnato dalla Brexit e dal Covid, è stato interrotto da uno scandalo. Johnson, che è stato costretto a dimettersi dopo aver perso il sostegno di decine di ministri, si congeda da Downing Street prima di recarsi nel nord-est della Scozia per incontrare la monarca 96enne.

Normalmente il passaggio di consegne è un evento rapido, con il leader uscente e quello entrante che compiono un breve viaggio verso Buckingham Palace, nel centro di Londra. Ma sia Johnson, sia Truss dovranno affrontare un viaggio di andata e ritorno di 1.600 chilometri per raggiungere il castello di Balmoral, nelle Highlands scozzesi. La regina ha scelto di non tornare dalla sua annuale pausa estiva per la breve udienza cerimoniale, a causa di persistenti problemi di salute che hanno compromesso la sua capacità di camminare e stare in piedi.

Johnson dovrebbe arrivare a Balmoral alle 11:20 (ora locale), mentre Truss è attesa per le 12:10, secondo quanto riferiscono funzionari reali. Durante l’incontro, che dovrebbe durare circa 30 minuti, Johnson chiederà a Truss, in quanto leader del maggior partito in parlamento, di formare un governo. Truss, 47 anni, è stata annunciata vincitrice di una votazione interna dei membri del partito conservatore lunedì, dopo un’estenuante competizione iniziata a luglio.

Tutti gli occhi saranno puntati sul suo ritorno nella capitale britannica e sul suo primo discorso da primo ministro, che dovrebbe tenersi nel pomeriggio davanti al numero 10 di Downing Street, tempo permettendo. Si prevedono forti piogge e temporali, che rispecchiano la cupa situazione economica che lei e i suoi nuovi ministri dovranno affrontare fin dal primo giorno. Le nomine dovranno essere finalizzate prima che la Presidente tenga la sua prima riunione di gabinetto e affronti le interrogazioni in Parlamento domani.

(AGI)