(Roma, 26 agosto 2022). Domani, il presidente francese sarà in visita nella città di Orano, uno dei principali poli industriali del Paese nordafricano, per poi ritornare nella capitale dove firmerà un accordo di “rinnovata partnership” con l’omologo Tebboune
Nel suo secondo giorno ad Algeri, il presidente francese Emmanuel Macron ribadisce l’importanza strategica dei rapporti con il Paese nordafricano e, in una conferenza stampa, lancia un appello alla “ricerca della verità” sui delicati temi della colonizzazione della guerra d’Algeria. Dopo l’incontro avvenuto ieri con l’omologo algerino Abdelmadjid Tebboune, Macron ha fatto visita questa mattina al cimitero europeo di Sant’Eugenio situato nel sobborgo di Bologhine, dove ha deposto una corona di fiori davanti al monumento ai “morti per la Francia”. In seguito, il presidente ha incontrato i giovani imprenditori con l’ambizione di creare un incubatore franco-algerino di start-up digitali e ha fatto visita alla Grande moschea di Algeri. Domani, il presidente sarà in visita nella città di Orano, uno dei principali poli industriali dell’Algeria per poi ritornare nella capitale dove firmerà un accordo di “rinnovata partnership” con l’omologo Tebboune.
Parlando ai giornalisti a margine della tappa al cimitero di Sant’Eugenio, Macron ha affrontato il delicato tema del colonialismo e della guerra d’indipendenza algerina, di cui quest’anno ricorre il 60mo anniversario. La ricerca della “verità” e del “riconoscimento” è stata più importante del “pentimento” sui temi della colonizzazione e della guerra d’Algeria che avvelenano i rapporti tra Parigi e Algeri, ha affermato Macron. “Sento spesso che, sulla questione della memoria e sulla questione franco-algerina, siamo costantemente chiamati a scegliere tra orgoglio e pentimento. Voglio la verità, il riconoscimento (perché) altrimenti non andremo mai avanti”, ha affermato presidente francese.
Ricordando l’annuncio fatto ieri relativo all’istituzione di una commissione, che riunisce storici francesi e algerini per studiare gli archivi sulla colonizzazione e la guerra in Algeria, il presidente francese ha promesso l’apertura di “tutti gli archivi, dal 1830 al 1962”. La commissione, ha dichiarato, “avrà l’opportunità di lavorare su tutto”. Macron ha inoltre descritto la sua relazione con l’omologo Tebboune come “amichevole e di fiducia reciproca”, rivelando che i colloqui avvenuti ieri dopo il suo arrivo ad Algeri si sono protratti fino a tarda notte.
Il capo dello Stato francese ha inoltre aperto alla possibilità di organizzare in futuro una partita amichevole tra le nazionali di calcio di Francia e Algeria: “Sarebbe una buona cosa per lasciarci indietro il passato. Lo sport deve riconciliarsi”. L’ultima amichevole tra le due nazionali di calcio risale al 6 ottobre del 2001 conclusasi con l’invasione del campo da parte di tifosi algerini allo Stade de France. “Ne parleremo ovviamente con il presidente (Abdelmadjid Tebboune) e le due squadre, non sta a me dirlo, e poi dipenderà anche dalle possibilità di gare future”, ha dichiarato Macron. “La cultura e lo sport sono campi in cui dobbiamo lavorare insieme. Quindi a volte possiamo scontrarci, ma ci scontriamo in modo amichevole”, ha dichiarato.
Nelle dichiarazioni ai giornalisti, il titolare dell’Eliseo ha anche affrontato il tema dell’energia e toccato anche i rapporti tra Algeria, Italia e Francia. “L’incremento dei volumi di gas algerino verso l’Italia è positivo per Roma e quindi è positivo per l’Europa e per noi perché ci permette di migliorare la diversificazione degli approvvigionamenti del gas per l’Europa e proteggerci da tutti i rischi geopolitici”, ha sottolineato il presidente francese. “Non siamo in competizione con l’Italia”, ha assicurato Macron, affermando che la sua visita in Algeria non è destinata principalmente alla questione del gas naturale. “La Francia dipende poco dal gas nel suo mix energetico, circa il 20 per cento. E in tutto questo, l’Algeria rappresenta dall’8 al 9 per cento. Quindi non siamo nella situazione di molti Paesi in cui il gas algerino può cambiare il gioco”, ha affermato. In merito, un funzionario algerino ha affermato ad “Agenzia Nova” che Algeri “non ha nulla da offrire sul dossier del gas”, ma ha sottolineato che “tutte le questioni saranno messe sul tavolo e vedremo cosa accadrà”. La fonte algerina ha aggiunto: “Al momento non abbiamo molte opzioni disponibili, a causa dei nostri contratti con altri partner europei, come Italia e Spagna”.
Il presidente francese è giunto ieri in Algeria per una visita di tre giorni volta a rinnovare i rapporti con l’ex colonia francese, che quest’anno celebra il 60esimo anniversario della sua indipendenza. Si tratta della seconda visita del presidente francese in Algeria dal 2017, anno in cui è stato eletto alla guida della Francia. Durante il primo mandato presidenziale di Macron, le relazioni bilaterali tra Parigi e Algeri si erano deteriorate dopo che il capo dello Stato francese aveva messo in dubbio l’esistenza di una nazione algerina prima della colonizzazione, culminata con il richiamo in patria per tre mesi dell’ambasciatore d’Algeria a Parigi nell’autunno 2021 e con il divieto di sorvolo dello spazio aereo algerino ai caccia francesi impegnati nel Sahel. Ora, secondo l’agenzia di stampa algerina “Aps”, la visita si svolge in un contesto segnato dalla volontà politica dei due Paesi di rafforzare le relazioni bilaterali e la scelta del presidente francese di visitare l’Algeria all’inizio del suo secondo mandato riflette l’interesse di Parigi di consolidare le sue relazioni con il Paese nordafricano, considerato un importante partner strategico.