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Libia: il premier designato Bashagha vieta ogni decisione del governo Dabaiba

(Roma, 22 marzo 2022). La decisione è destinata ad aumentare la pressione in particolare sulla National Oil Corporation, l’ente petrolifero nazionale del Paese membro del cartello Opec

Si acuisce la crisi politica in Libia dove la tensione tra due coalizioni rivali è sempre più alta. Il primo ministro del cosiddetto Governo di stabilità nazionale (Gsn) designato dalla Camera dei rappresentanti di Tobruk, Fathi Bashagha, ha emesso oggi un decreto per impedire qualsiasi decisione emessa dal Governo di unità nazionale (Gun) basato a Tripoli e guidato dal premier ad interim Adbulhamid Dabaiba. Un documento firmato dal capo del nuovo governo (non riconosciuto dalla Comunità internazionale) vieta “ai capi delle istituzioni, ai dipartimenti, agli enti, alle società pubbliche, alle società commerciali statali e ai sindaci di città” di attuare “qualsiasi decisione emessa dal Governo di unità nazionale che ha cessato legalmente il proprio mandato”. In particolare, prosegue il testo, “è fatto assoluto divieto di apportare qualsiasi modifica o variazione, totale o parziale, alle cariche giuridiche e amministrative dei consigli di amministrazione di interessi, istituzioni, enti e società pubbliche di proprietà dello Stato”. Inoltre, i capi di dipartimento delle unità amministrative devono “astenersi dal rilasciare atti ufficiali, a partire dalla data della presente decisione”. Chiunque violi le disposizioni del Gns “verrà ritenuto pienamente responsabile”. La decisione è destinata ad aumentare la pressione in particolare sulla National Oil Corporation, l’ente petrolifero nazionale del Paese membro del cartello Opec.

Nel frattempo, l’ufficio stampa del Gsn fa sapere che “proseguono gli accordi per consentire alla presidenza del consiglio dei Ministri di insediarsi nella capitale, Tripoli, in modo agevole e pacifico nel prossimo futuro”. Un comunicato dell’ufficio media conferma inoltre che i rappresentanti del governo Bashagha hanno preso possesso dei palazzi governativi a Sebah, il capoluogo della regione meridionale libica del Fezzan. In particolare, il vice primo ministro designato dalla Camera dei rappresentanti di Tobruk, Salem al Zadma, è giunto quest’oggi nella città libica del sud accompagnato dal vice primo ministro designato per la regione orientale, Ali Al Qatrani, alcuni deputati e altri ministri del governo Bashagha. La Cirenaica (est) e il sud sono ora ufficialmente affiliate alla compagine governativa sostenuta dal Parlamento di Tobruk e dal generale Haftar, comandante dell’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna). La regione occidentale della Tripolitania, che ospita circa due terzi della popolazione libica di 6,8 milioni di abitanti, è invece sotto il controllo del Governo di unità nazionale (Gun) del primo ministro ad interim, Abdulhamid Dabaiba. Quest’ultimo non intende dimettersi, non riconosce l’esecutivo Bashagha e ha presentato un piano per andare alle elezioni parlamentari entro il mese di giugno.

Redazione. (Nova News)

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