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Da Mosca una tregua-ultimatum: «due ore per lasciare Mariupol»

(Roma, 20 marzo 2022). Parlando alla Knesset Zelensky ha paragonato la guerra in Ucraina all’Olocausto e a Israele non è piaciuto,  qualcuno gli ricorda che anche il suo Paese sterminò gli ebrei
In una intervista alla Cnn, il presidente ucraino Zelensky ha escluso compromessi sull’integrità e la sovranità dell’Ucraina. Poi nel suo discorso alla Knesset, il Parlamento israeliano, Zelensky ha paragonato i russi a Hitler – suscitando una reazione indignata del ministro delle Comunicazioni dello Stato ebraico – e ha chiesto a Israele di fare una scelta inviando a Kiev armi e varando sanzioni contro la Russia.
La Casa Bianca ha precisato che il presidente Usa, Joe Biden, non ha in programma un viaggio a Kiev.
L’ultimatum russo a Mariupol scade alle 3 del mattino
Scade alle 3 del mattino italiane, le 5 in Ucraina, l’ultimatum russo ai difensori di Mariupol perché sventolino bandiera bianca e, una volta arresi, lascino la città. « Gettate le armi », è l’appello del presidente del Centro di Controllo di Difesa Nazionale Russo, Mikhail Mizintsev, « si è sviluppata una terribile catastrofe umanitaria ».  « Le autorità di Mariupol ora hanno l’opportunità di fare una scelta e mettersi dalla parte della popolazione, in caso contrario il tribunale militare che li attende è solo il minimo di quel che meritano per i loro terribili crimini, che la Russia sta documentando con molta cura », ha aggiunto Mizintsev.

(AGI)

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