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«Prepararsi a ogni scenario…»: il pessimismo di Macron

(Roma, Parigi, 10 marzo 2022). Il presidente francese si dichiara pessimista: nessuna possibilità di ottenere un cessate il fuoco fra Russia ed Ucraina nei prossimi giorni

Nessuna possibilità di ottenere una tregua nel breve periodo per il conflitto attualmente in atto fra Russia ed Ucraina: questa la dura ammissione del presidente francese Emmanuel Macron che, prima di prendere parte al vertice con i leader dell’Ue organizzato presso la reggia di Versailles, ha confessato di non essere riuscito ad ottenere un cessate il fuoco.

Al momento, nessuna soluzione diplomatica

Proprio di questa mattina la notizia di alcune telefonate fra Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ed il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Telefonate mirate ad arrivare alla immediata cessazione delle ostilità. Nulla, tuttavia, sarebbe servito, ed il presidente francese si è mostrato pessimista di fronte alla stampa. « Lo dico ai francesi, sono preoccupato, pessimista, non vedo un cessate il fuoco nei prossimi giorni », ha affermato Macron, spiegando di non vedere, al momento, delle soluzioni diplomatiche. Il leader francese ha comunque dichiarato di voler continuare con le trattative, pur ammettendo che alla fine dovranno essere le parti in causa a prendere una decisione.

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Il futuro dell’Europa

Intanto, il summit di Versailles dovrebbe spingere l’Europa verso una nuova unione, volta a costruire una sorta di indipendenza che possa renderla più forte di fronte alle difficoltà attuali e future. « Sono discussioni strategiche e storiche e condurranno oggi, nelle settimane e nei mesi prossimi, a decisioni storiche per la nostra Europa », ha detto Macron, convinto che l’Europa debba cambiare, così come è cambiata dopo l’avvento del Sars-Cov-2. Anche dal punto di vista energetico, ha dichiarato il presidente francese, sarà necessario preparsi ad ogni possibile scenario.

Si discute sull’adesione all’UE

Quanto alla questione dell’adesione all’Unione europea di Ucraina, Moldavia e Georgia, paesi che hanno inoltrato formale richiesta, Macron non si è sbilanciato. Sarà certamente un argomento di discussione durante il summit, tuttavia, a suo dire, non è facile pensare di avviare un processo di adesione con una nazione che in questo momento si trova coinvolta in un conflitto. « Possiamo aprire oggi un processo di adesione con un Paese in guerra? Non penso. Dobbiamo chiudere la porta e dire mai? Non è giusto. Possiamo dimenticare gli equilibri della regione? Bisogna fare attenzione », ha dichiarato il leader francese. « La Moldavia è molto fragile e oggi è dipendente, dal punto vista del gas, dalla Russia; c’è la Transnistria con combattenti che sono là. E ora decine di migliaia di rifugiati che arrivano sul suo territorio. Non possiamo dunque abbandonare la Moldavia in questo percorso », ha aggiunto.

Necessario, in questo momento, ponderare ogni decisione. »Penso dunque che stasera dovremo mandare un segnale ma dobbiamo pensare a come l’Europa si ripensa geograficamente », ha quindi concluso Macron, che ha aggiunto: « La guerra in Ucraina è un dramma umano che sicuramente andrà a redifinire l’architettura della nostra Europa ».

Di Federico Garau. (Il Giornale)

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