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Israele-Ucraina: Yair Lapid, «in caso di guerra, sosterremo il nostro alleato, gli USA»

Il ministro degli Esteri israeliano, Yair Lapid, ha affermato che, in caso di guerra tra Russia e Ucraina, Israele è pronto a sostenere il proprio alleato, gli Stati Uniti. Ciò avverrebbe nonostante vi sia interesse a mantenere buone relazioni con Mosca.
Le parole del capo della diplomazia di Israele, riportate dall’al-Arabiya, oggi, il 21 febbraio, sono giunte nel corso di un’intervista televisiva rilasciata la sera precedente, il 20 febbraio, a un canale israeliano, in un momento in cui il clima nell’Ucraina orientale continua a essere teso. Lapid ha evidenziato che, sebbene il proprio Paese desideri preservare buoni rapporti con la Russia, nel caso in cui scoppi una guerra, si schiererà dalla parte di Washington, il proprio “alleato tradizionale”.
Il ministro ha poi affermato che, in questa fase, la valutazione dei servizi di intelligence israeliani differisce da quella di USA e Regno Unito. In particolare, Israele ritiene che vi siano minori probabilità che Mosca invada l’Ucraina, rispetto a quanto prospettato da Washington e Londra. Tuttavia, ha riferito Lapid, Israele si sta preparando ad ogni eventualità e la città di Leopoli, nell’Ucraina occidentale, è pronta ad accogliere tutto il personale dell’ambasciata israeliana nel Paese europeo. Circa la possibilità di una partecipazione israeliana a eventuali sanzioni contro la Russia, Lapid ha affermato che “nonostante il desiderio di mantenere buone relazioni” e di coordinarsi con Mosca in materia di sicurezza, la questione dovrà essere esaminata.
Non da ultimo, in molti ritengono che sia meglio per Tel Aviv rimanere fuori da un eventuale conflitto e che una invasione dell’Ucraina da parte di Mosca comporterebbe conseguenze anche per Israele. Da registrare che l’Ucraina è il principale fornitore di grano di Israele da oltre un decennio, con consegne che rappresentano quasi il 50% del consumo israeliano di grano e altri cereali. Israele, poi, importa più di 200 milioni di dollari di mais ucraino all’anno. Pertanto, laddove un conflitto provochi la fuoriuscita di Kiev dal mercato di tali prodotti, gli israeliani sarebbero tra i primi a subirne gli effetti. Infine, come affermato anche da Lapid, un’eventuale aggressione russa rischia di distogliere l’attenzione di Stati Uniti, Regno Unito e Unione Europea dalla “minaccia iraniana” e dai colloqui in corso a Vienna. Teheran, a sua volta, con il pretesto di una guerra nell’Europa orientale, potrebbe fare progressi verso le armi nucleari.

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