Washington ha predisposto piani per schierare il cacciatorpediniere lanciamissili Uss Cole e gli F-22 Raptor
Gli attacchi con droni e missili contro gli Emirati Arabi Uniti lanciati da formazioni sciite filoiraniane non solo dallo Yemen, ma anche dall’Iraq, stanno spingendo gli Stati Uniti a rafforzare la loro presenza nel Golfo in chiave anti-Iran. In meno di due settimane Washington ha predisposto piani per schierare al fianco delle Forze armate emiratine il cacciatorpediniere lanciamissili Uss Cole e anche i potentissimi caccia di quinta generazione F-22 Raptor, fiore all’occhiello dell’aviazione statunitense. Sul piano diplomatico, gli Usa stanno spingendo il Qatar a sostenere l’Iraq nel suo fabbisogno di gas, limitando la dipendenza di Baghdad dalle forniture iraniane. L’impegno degli Stati Uniti nella regione avviene mentre a Vienna sta riprendendo l’ottavo round dei colloqui sul nucleare iraniano e non è escluso che il clima d’assedio che sta caratterizzando la regione del Golfo possa spingere l’Iran a fare alcune concessioni. (Nova)