Il 10 novembre, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha imposto nuove sanzioni ai danni di tre ribelli Houthi, ritenuti responsabili di attacchi transfrontalieri verso l’Arabia Saudita e dell’aumento delle tensioni a Ma’rib, l’ultima roccaforte del governo yemenita deposto. I tre ribelli aggiunti alla lista nera delle sanzioni delle Nazioni Unite sono: il capo di Stato maggiore degli Houthi, Muhammad Abd Al-Karim Al-Ghamari, il vice ministro della Difesa, Saleh Mesfer Saleh Al Shaer, e un comandante delle forze armate, Yusuf Al-Madani. Le sanzioni sono state proposte dalla Gran Bretagna, che ha sottolineato che gli attacchi di cui questi individui sono responsabili hanno causato la morte e il ferimento di civili. Per quanto riguarda la regione di Ma’rib, invece, il rappresentante britannico ha evidenziato che l’offensiva in corso da 15 mesi ha messo a rischio l’accesso agli aiuti umanitari e sembra includere l’utilizzo di bambini soldato. Le sanzioni delle Nazioni Unite impongono a tutti i Paesi di congelare immediatamente eventuali beni degli individui inseriti nella lista nera e di imporre loro il divieto di ingresso nel proprio territorio. Al momento, il numero totale di yemeniti sanzionati è pari a 9. Tra questi ci sono anche. (Media/Agenzie)