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Libano: cardinale Raï invita governo a «riaffermare autorità Stato» dopo scontri Beirut

(Roma, 17 ottobre 2021). Il capo della Chiesa maronita, il cardinale Béchara al Rai, ha denunciato nella sua omelia domenicale gli scontri armati avvenuti lo scorso 14 ottobre a Beirut, durante le proteste dei partiti sciiti Amal ed Hezbollah, e ha invitato il governo a riunirsi “per riaffermare l’autorità dello Stato”. Secondo quanto riferisce il quotidiano libanese “L’Orient le Jour”, il presule ha sottolineato il ruolo essenziale dell’esercito libanese nel mantenimento della sicurezza, denunciando « l’intervento di qualsiasi altra forza che violi la pace civile nel Paese », in una critica sottilmente velata all’arsenale di Hezbollah. Lo scorso 14 ottobre, almeno sette persone sono state uccise e 30 ferite in una serie di scontri armati avvenuti nel quartiere dove ha sede il Palazzo di Giustizia di Beirut durante una manifestazione di centinaia di sostenitori di Hezbollah e del movimento Amal contro il giudice Tarek Bitar, incaricato delle indagini sulla doppia esplosione nel porto della capitale, il 4 agosto 2020. I due gruppi sciiti hanno accusato il partito cristiano maronita Forze libanesi di Samir Geagea di aver pianificato l’attacco colpendo con cecchini appostati sui tetti degli edifici dell’area i manifestanti di Amal ed Hezbollah, accusa respinta dalla formazione politica maronita, nota per la sua opposizione al gruppo di Hassan Nasrallah. « Sosteniamo il ruolo dell’esercito libanese nella salvaguardia della sicurezza civile », ha affermato il cardinale Al Rai, denunciando « qualsiasi ritorno alle accuse arbitrarie, alle armi confessionali e ai media sediziosi » del passato. « L’esercito libanese ha dimostrato che la forza legale che fornisce sicurezza è più potente di qualsiasi altra forza che viola la pace civile nel Paese », ha dichiarato il porporato.

(Agenzia Nova)

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