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Iraq: almeno tre feriti nell’attacco missilistico (da 14 razzi e non sette) contro la base di Ain al Assad

Almeno tre persone sono rimaste ferite nell’attacco missilistico che questa mattina ha colpito la base aerea di Ain al Asad, compound militare situata nella provincia di Anbar nell’Iraq occidentale. Lo riferisce il portavoce dell’operazione Inherent Resolve della Coalizione internazionale contro lo Stato islamico, il colonello delle Forze armate Usa, Wayne Marotto. In un aggiornamento pubblicato su Twitter, Marotto ha precisato che la base è stata attaccata da 14 razzi, non sette come affermato in precedenza dai media iracheni, che hanno colpito sia l’interno della compound che le aree circostanti. “Sono state attivate misure difensive di protezione delle nostre forze. Al momento i primi rapporti indicano tre feriti lievi. Stiamo valutando i danni”, ha dichiarato Marotto. Secondo quanto affermato in precedenza dall’agenzia di stampa irachena “Shafaq News”, le forze statunitensi hanno risposto all’attacco individuando e distruggendo le piattaforme di lancio dei missili situate nell’area di Al Masasa nel distretto di Heet, nella parte occidentale del governatorato di Anbar. La base aerea di Ain al Asad è stata oggetto di frequenti attacchi, l’ultimo dei quali avvenuto ieri con tre razzi lanciati contro il compound militare che anche in questo caso non hanno provocato vittime. Il 5 luglio, un altro attacco condotto con droni ha colpito l’aeroporto di Erbil, nella regione autonoma del Kurdistan iracheno, che come Ain al Assad ospita militari statunitensi. Lo scorso 26 giugno, sempre a Erbil, un altro attacco con droni armati ha colpito il consolato degli Stati Uniti a Erbil, senza provocare vittime o danni materiali. L’attacco è avvenuto nel giorno delle celebrazioni del settimo anniversario della fondazione delle Unità della mobilitazione popolare (Pmu), spesso accusate di condurre attacchi contro assetti statunitensi in Iraq.

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