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Approvato l’atto d’accusa per presunta congiura contro il re di Giordania

Il procuratore generale della Corte per la sicurezza statale della Giordania, generale Hazem Abdul Salam al Majali, ha approvato l’atto di incriminazione emesso dalla Corte per la presunta congiura ai danni del re Abdullah II, che ha coinvolto anche il fratellastro del re, principe Hamza bin Hussein.

Secondo una fonte del tribunale citata dall’emittente di Giordania “Al Mamlaka”, il processo ai danni dei due imputati, ovvero l’ex capo dell’Ufficio reale Bassem Awadallah, cittadino saudita, e Sharif Hassan bin Zaid, già inviato speciale del re a Riad, dovrebbe prendere il via la prossima settimana. Secondo l’atto di accusa, i presunti congiurati – incluso il principe Hamza, che non sarà giudicato nel procedimento – avrebbero cercato di ottenere il sostegno dell’Arabia Saudita per rovesciare il sovrano di Amman. Lo scorso aprile, il principe Hamza e diverse altre persone, tra cui vari dignitari della corte giordana, sono stati arrestate per aver ordito un presunto complotto contro re Abdullah II. Pochi giorni dopo, il sovrano in un messaggio alla nazione ha annunciato che la congiura era stata sventata, e il fratellastro si trovava nel suo palazzo, “sotto la sua protezione”. Abdullah nel 1999 aveva nominato Hamza erede al trono, ma nel 2004 l’ha privato della qualifica designando per la successione il primogenito Hussein. (Nova News)

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