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Netanyahu: «siamo determinati a portare avanti l’operazione a Gaza»

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, è “determinato a portare avanti l’operazione” nella Striscia di Gaza finché “non saranno ripristinate calma e sicurezza per i cittadini israeliani”. Lo ha dichiarato il capo dell’esecutivo, dopo un incontro con i vertici delle forze armate. Netanyahu ha detto di “apprezzare davvero” il sostegno internazionale che Israele sta ottenendo. Apprezzo particolarmente il sostegno dato dal presidente dei nostri amici, gli Stati Uniti, Joe Biden, per il diritto all’autodifesa dello Stato di Israele“.

Durante la giornata, Netanyahu ha avuto un colloquio telefonico con Biden. Gli Stati Uniti si attendono già oggi una “significativa de-escalation” del conflitto nella Striscia di Gaza, ha spiegato Biden. “I due leader hanno avuto una dettagliata conversazione sulla situazione a Gaza, sui progressi di Israele nello smantellamento delle capacità di Hamas e di altri elementi terroristici e sugli sforzi diplomatici in corso da parte dei governi regionali e degli Stati Uniti”, si legge nella nota della Casa Bianca. “Il presidente – sottolinea la Casa Bianca – ha comunicato al primo ministro che si aspetta una significativa de-escalation già oggi nel percorso verso il cessate il fuoco”.

Nel pomeriggio quattro razzi sono stati lanciati da un’area vicino al villaggio di Seddiqine, nella regione di Tiro, nel Libano meridionale verso Israele. Lo riferisce il quotidiano francofono libanese “L’Orient le jour”. Al momento, nessun gruppo ha rivendicato il lancio dei razzi. Si tratta del terzo episodio di questo tipo in meno di una settimana. Secondo quanto riferito dalle Forze di difesa israeliane (Idf), uno dei quattro razzi è stato intercettato dal sistema di difesa missilistica Iron Dome, un altro è caduto in campo aperto e altri due sono caduti nel Mar Mediterraneo, al largo della costa israeliana. Il lancio dei razzi ha fatto attivare le sirene d’allarme nella città israeliana di Haifa, Shfaram, Acri e nella regione di Krayot, nel nord del Paese.

Fonti mediche citate dai media israeliane non segnalano la presenza di eventuali feriti diretti, mentre due persone si sono leggermente ferite mentre correvano nei rifugi antimissile. Israele sostiene che tali attacchi siano stati lanciati da gruppi palestinesi presenti nel sud del Libano. Secondo l’ultimo bollettino del ministero della Salute di Gaza, dal 10 maggio a oggi sono morti 227 palestinesi a causa dei bombardamenti israeliani. I razzi lanciati dall’enclave verso Israele hanno provocato la morte di dodici persone. L’ultimo bilancio delle forze di difesa israeliane (Idf) riferisce del lancio di 230 razzi da Gaza nelle ultime 12 ore. (NovaNews)

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