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Yemen: seguito al fallimento degli ultimi negoziati, l’inviato Martin Griffiths pronto a lasciare l’incarico

Secondo diverse fonti riportate dal sito “Sicurezza Internazionale”, l’inviato speciale delle Nazioni Unite in Yemen, Martin Griffiths, sta per lasciare il proprio incarico nel Paese mediorientale, dopo essere stato scelto come prossimo coordinatore degli Affari umanitari.

Stando a quanto riportato dal quotidiano al-Arabiya, Griffiths sostituirà Mark Lowcock, attualmente a capo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (OCHA), in un momento in cui l’organizzazione internazionale è impegnata ad arrestare l’aumento di fame e carestia in diverse regioni del mondo, tra cui lo Yemen, e a far fronte alla pandemia di Covid-19 attraverso la distribuzione di vaccini.

La fine del mandato di Griffiths fa seguito al fallimento degli ultimi negoziati e al rifiuto dei ribelli sciiti Houthi di incontrare l’inviato speciale, ha aggiunto la stessa fonte. Era stato proprio quest’ultimo a proporre, già da novembre 2020, un possibile accordo di pace, diffuso con il nome di “dichiarazione congiunta”, nella quale le parti belligeranti, gli Houthi e il governo legittimo yemenita, sono state invitate a porre fine ai combattimenti all’interno dello Yemen e alle offensive verso il Regno saudita, oltre a implementare misure umanitarie ed economiche urgenti per alleviare le sofferenze del popolo yemenita e affrontare i pericoli legati alla pandemia. Nel corso dei recenti meeting, Griffiths ha altresì provato a convincere il governo yemenita, legato al presidente Rabbo Mansour Hadi, e l’Arabia Saudita a riaprire l’aeroporto internazionale di Sana’a e ad alleggerire le restrizioni sul porto occidentale di Hodeidah, così da trovare un compromesso con il gruppo sciita.

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