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Esplosioni in Siria: 15 morti e diversi feriti

Almeno 15 persone sono rimaste uccise e ferite nelle scorse ore a seguito della detonazione di ordigni esplosivi improvvisati, mine e bombe in diverse regioni della Siria, sia in aree controllate dalle forze governative sia nei territori posti sotto il controllo delle Forze democratiche siriane (Fds).

Gli incidenti hanno avuto luogo nella capitale Damasco e nelle province di Aleppo, Idlib, Hama, Homs e Deir ez-Zor. A Idlib un agricoltore è stato ucciso dall’esplosione di una mina, mentre a Damasco la detonazione di una bomba, in possesso di un esponente della Difesa nazionale (milizia filogovernativa), ha ucciso una persona e provocato almeno sette feriti. A Hama una mina ha ferito cinque persone intente a raccogliere tartufi nella regione desertica della Badia, mentre nel governatorato di Homs un’altra mina ha ucciso due persone a bordo di una motocicletta.

nuovi scontri tra milizie filo-turche e curde

Le milizie del cosiddetto Esercito nazionale siriano, sostenute dalla Turchia, hanno attaccato con armi pesanti e missili postazioni delle forze curde nei dintorni di Al Bab e Azaz, nella provincia settentrionale di Aleppo. Presso Al Bab, secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani, organizzazione non governativa con sede a Londra, le milizie filo-turche hanno attaccato postazioni curde con mitragliatrici pesanti. Nelle vicinanze di Azaz, invece, l’Esercito nazionale ha attaccato con missili il villaggio di Maraanaz, posto sotto il controllo delle milizie curde. Non è giunta notizia di vittime o feriti a seguito di tali attacchi. (Nova News)

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