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Libia: catturato il leader dello Stato islamico sospettato del rapimento degli italiani a Sabrata

Abu Omar, considerato tra i responsabili del rapimento dei quattro cittadini italiani a Sabrata è stato arrestato

Muhammad Miloud Muhammad, noto come Abu Omar, considerato tra i responsabili del rapimento dei quattro cittadini italiani nel 2016 a Sabrata è stato arrestato in Libia. Il comando generale dell’Esercito nazionale libico (Lna, la coalizione di milizie che fa capo al generale Khalifa Haftar) ha annunciato che le forze speciali dell’Lna hanno condotto un’operazione nella città di Ubari, nel sud-ovest della Libia, più precisamente nel quartiere di Sharb, colpendo il leader locale dello Stato islamico (Is), Muhammad Miloud Muhammad.

Quest’ultimo è considerato uno dei leader più importanti dell’organizzazione terrorista a Sirte, quando l’organizzazione ha preso il controllo della città nel 2015, e sarebbe tra i responsabili del rapimento dei quattro ingegneri italiani nel 2016 a Sabrata. Questa città costiera della Libia occidentale è tristemente nota in Italia per la morte nel marzo 2016 dei tecnici Fausto Piano e Salvatore Failla, dipendenti della società di costruzioni Bonatti, rapiti nel luglio 2015 assieme ad altri due colleghi, Gino Pollicardo e Filippo Calcagno, e uccisi in una sparatoria tra i presunti rapitori e una milizia locale.

In una dichiarazione rilanciata dal quotidiano “Al Watan”, l’Lna ha indicato che Abu Omar ha partecipato a diverse operazioni in particolare l’attacco alla Mezzaluna petrolifera, dove è stato ferito all’addome, ed è stato trasferito per cure nella città di Al Jufra. In seguito ha fatto ritorno Sirte. Miloud Muhammad avrebbe inoltre uno stretto legame con il sedicente “emiro” dell’Is in Libia, Abu Muadh al Iraqi, ucciso nella città di Sebha, a seguito di un’operazione militare dell’Lna nel settembre del 2020. Dopo essere diventato leader dello Stato islamico in Nord Africa, Miloud Muhammad è tornato nella città di Ubari, dopo la sconfitta dell’organizzazione nella città di Sirte, dove ha formato una cellula terroristica all’interno della città del Fezzan ed effettuato operazioni terroristiche. (Nova News/Le Figaro)

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