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In Iraq entra in vigore la legge a difesa delle donne yazide sopravvissute allo Stato islamico

Il presidente dell’Iraq, Barham Salih, ha promulgato oggi la legge che introduce misure di compensazione per le donne e le ragazze yazide sopravvissute alle violenze dello Stato islamico (Is), approvata lo scorso primo marzo dal parlamento di Baghdad. In un discorso tenuto durante una celebrazione per la Giornata internazionale della donna al parlamento iracheno, Salih ha detto: “Oggi ricordiamo la difficile situazione delle donne yazide e turkmene e la loro resistenza all’Is”. “Nella Giornata internazionale della donna, sono orgoglioso di promulgare il progetto di legge per le sopravvissute yazide, una tappa importante per aiutare le sopravvissute alle atrocità dell’Is contro yazidi, cristiani e turkmeni. Giustizia e compensazione sono cruciali per far sì che crimini così orrendi non si verifichino mai più”, ha scritto inoltre il capo dello Stato su Twitter.

Il progetto di legge, presentato il 7 aprile 2019 dallo stesso presidente Salih, prevede misure di riparazione per donne e ragazze della comunità yazida sopravvissute alla prigionia dello Stato islamico, il quale ha tentato di sterminare la minoranza etno-religiosa nel 2014. Fra le misure di riparazione previste dal provvedimento, oltre a sostegno medico e psicologico, alloggio, terre, istruzione e misure di compensazione economica, la bozza assegna ai sopravvissuti dell’Is il 2 per cento dei lavori del settore pubblico. Il progetto è stato nel frattempo emendato per includere, oltre alle yazide, anche donne cristiane, shabak e turkmene, e sarà applicabile anche ad altre minoranze colpite dallo Stato islamico.

L’attivista yazida Nadia Murad, insignita del premio Nobel per la pace nel 2018, ha accolto con favore l’approvazione della legge definendola “storica”. In un messaggio pubblicato sul suo profilo Twitter, Murad scrive: “L’approvazione della legge sulle sopravvissute yazide è storica”, sottolineando di aver avuto una conversazione telefonica con il presidente della Repubblica, Barham Salih, per ringraziarlo di aver presentato il progetto in prima istanza all’assemblea legislativa di Baghdad. “L’approvazione della legge rappresenta un importante primo passo nel riconoscere violazioni traumatiche, contro la violenza sessuale e (nel riconoscere) il bisogno di una compensazione concreta”, ha scritto, sottolineando che l’attuazione della legge dovrà concentrarsi “in modo comprensivo sul sostenere e il reintegrare i sopravvissuti”. (Nova.News)

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