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Turchia-Qatar: la cooperazione militare continua

(Roma, 03 marzo 2021). Dopo il meeting, durato tre giorni, dell’Alto comitato militare congiunto, Doha e Ankara hanno riferito di aver siglato accordi in materia di cooperazione militare.

La notizia è stata riferita il 2 marzo, al termine dell’incontro che ha visto partecipi il capo di Stato maggiore delle forze armate del Qatar, il tenente generale Ghanem bin Shaheen al-Ghanim, e il capo di Stato maggiore delle forze armate turche, Yasar Guler, attualmente in visita nel Paese del Golfo. In particolare, il Comitato Militare Congiunto ha tenuto riunioni per un periodo di tre giorni, durante i quali sono stati discussi i piani per rafforzare i legami di cooperazione tra Doha e Ankara. I colloqui hanno portato alla firma di una serie di intese, siglate alla presenza di altri rappresentanti militari per ciascuna delle due parti, di cui, però, non sono stati rivelati particolari dettagli.

Il meeting del Comitato militare è da inserirsi nel quadro di una cooperazione “strategica” intrapresa da Turchia e Qatar sin dal 2014. Risale al mese di giugno 2014 l’annuncio di un primo accordo di cooperazione militare, riguardante soprattutto attività di addestramento e la cooperazione nell’industria della difesa, che ha consentito alla Turchia di inviare propri soldati nel Paese del Golfo, al fine di contribuire a realizzare la pace a livello regionale, i quali sono stanziati in due basi, “Al-Rayyan” e “Tariq bin Ziyad”. Sin dalla sua creazione, il Comitato strategico, il quale non si limita al solo ambito militare, ha favorito il raggiungimento di più di 50 accordi. Tale cooperazione ha portato, l’8 ottobre 2020, all’invio di QTS 91 Al-Doha, la prima delle due navi da addestramento per cadetti, diretta alle forze navali qatariote.

Non da ultimo, sono circa 550 le società turche operano nel Paese del Golfo, mentre gli investimenti del Qatar in Turchia hanno raggiunto i 22 miliardi di dollari. Secondo i dati dell’ambasciata turca a Doha, il volume degli scambi tra i due Paesi è aumentato del 6%, raggiungendo quota 1,6 miliardi di dollari fino al 2020. Ciò testimonia come il partenariato strategico tra le due parti si sia costantemente rafforzato, assumendo una notevole importanza per un Paese come la Turchia, che deve far fronte a crescenti problematiche economiche. Al contempo, la Turchia ha guadagnato popolarità tra la popolazione qatariota come destinazione turistica, considerato che il numero di visitatori del Golfo è passato da da 30.000 nel 2016 a 110.000 nel 2019.

A livello militare, l’asse Doha-Ankara è stato particolarmente rafforzato nel mese di giugno 2017, con un accordo, approvato e ratificato sia dal Parlamento turco sia dal presidente Recep Tayyip Erdogan, il quale prevede la creazione di un meccanismo volto a rafforzare la formazione militare dei due Paesi, attraverso esercitazioni militari congiunte e il reciproco invio di truppe. A tal proposito, il Qatar e la Turchia si sono posti sul medesimo fronte all’interno di alcune crisi della regione del Medio Oriente e Nord Africa, tra cui quella libica. In particolare, le due parti hanno offerto sostegno alle forze affiliate al governo di Tripoli, altresì noto come Governo di Accordo Nazionale (GNA), nel corso delle battaglie sul campo. Legami simili sono poi stati riconfermati anche con il cessate il fuoco. Risale al 17 agosto 2020 la firma di un accordo tripartito, con cui Doha e Ankara si sono dette disposte a rafforzare la cooperazione militare e a potenziare le capacità militari delle istituzioni libiche. Nello specifico, il Qatar si è impegnato a inviare in Libia consiglieri militari con l’obiettivo di addestrare funzionari libici, mentre sia la Turchia sia il Qatar hanno iniziato a ospitare membri del personale di Tripoli nelle proprie accademie. Al contempo, le due parti hanno più volte affermato che la soluzione politica è l’unica via d’uscita dalla crisi libica e, pertanto, si sono dette disposte a sostenere questa “pista” con il fine ultimo di riportare stabilità nel Paese Nord-africano.

Piera Laurenza. (Sicurezza Internazionale)

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