Donald Trump in Texas: è tempo di pace e calma nel paese

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(Roma 12 gennaio 2021). Donald Trump lancia un appello all’unità negli Usa dal Texas dove è volato per celebrare la costruzione del muro al confine con il Messico. « E’ il momento per la nostra nazione di essere unita, per la pace e per la calma », ha dichiarato il presidente reclamando rispetto anche per le forze dell’ordine. « Noi crediamo nelle tradizioni e le rispettiamo, non vogliamo abbatterle, crediamo nello stato di diritto, non nella violenza e nelle sommosse », ha aggiunto.

La libertà di parola è in pericolo

« La libertà di parola è in pericolo come mai lo è stato prima d’ora » ha aggiunto Donald Trump. Trump aveva anche criticato le piattaforme di social media per aver vietato o sospeso i suoi account all’indomani dei disordini. « Le Big Tech hanno commesso un terribile errore », aveva detto, aggiungendo: « C’è sempre una contromossa », senza fornire dettagli.

CNN: avvocati hanno consigliato a Trump abbassare toni per evitare guai legali

Consiglieri e avvocati che hanno parlato con Donald Trump negli ultimi giorni gli hanno consigliato di abbassare i toni della polemica e condannare le violenze a Capitol Hil per evitare guai legali e ridurre la sua eventuale responsabilità per  i disordini. Lo riporta la ‘Cnn’ citando due fonti al corrente dei colloqui, secondo le quali nei giorni successivi all’assedio al  Campidoglio Trump è stato informato che potrebbe essere accusato di incitamento alla violenza da parte delle autorità locali e federali ed essere citato in giudizio dai parenti delle vittime. « Gli avvocati gli hanno raccomandato una de-escalation della retorica, non solo per il bene del Paese, ma anche per ridurre il rischio di un pericolo legale », ha dichiarato una fonte. « Può assolutamente essere citato in giudizio », ha detto una seconda fonte.

«No alla violenza»

Il presidente uscente Usa Donald Trump ha detto che la procedura di impeachment voluta dai democratici dopo l’assalto al Campidoglio ha provocato « una rabbia tremenda », ma non vuole « violenza ». « La richiesta di un impeachment è ridicola e assurda, questi tentativi mi causano indignazione, ma non voglio violenza », ha detto Trump, parlando per la prima volta ai giornalisti dopo i fatti di Capitol Hill. La  seconda richiesta di impeachment del suo mandato è « la continuazione della più grande caccia alle streghe nella storia della politica » e, secondo lui, « sta causando una rabbia tremenda ».Trump ha definito il comizio rivolto ai suoi sostenitori prima dell’assalto al Campidoglio del 6 gennaio scorso « del tutto appropriato » e non si è assunto alcuna responsabilità per l’insurrezione. Ha detto ai giornalisti che « molte persone » hanno analizzato le sue osservazioni e le hanno ritenute appropriate.

Arrestato figlio di un giudice

A una settimana dall’insurrezione a Capitol Hill, è stato arrestato Aaron Mostofsky, figlio di una figura molto conosciuta nella comunità ebraica ortodossa, ovvero Shlomo Mostofsky, giudice della Corte Suprema di Kings County, competente per il distretto di Brooklyn ed eletto con il sostegno del Brooklyn Democratic Party. Il giovane Aaron era stato immortalato mentre si aggirava nelle sale del Congresso con una pelliccia, un giubbotto antiproiettile e uno scudo antisommossa, questi ultimi due presumibilmente rubati alla polizia.

Accuse sedizione e cospirazione per assalto Campidoglio

« Sedizione » e « cospirazione » potrebbero essere tra le accuse di cui dovranno rispondere alcuni dei partecipanti all’attacco al Capitol Hill a Washington, del 6 gennaio scorso. A dirlo è Michel Sherwin, procuratore generale ad interim di Washington, in conferenza stampa. Sherwin ha detto di aspettarsi l’apertura di « centinaia » di casi penali in relazione alle violenze al Campidoglio da parte di sostenitori del presidente Donald Trump.

PayPal blocca raccolta fondi in favore degli insorti

La piattaforma di pagamenti PayPal ha dichiarato di aver bloccato il sito di crowdfunding cristiano, GiveSendGo, che raccoglieva donazioni per i partecipanti all’assalto al Campidoglio e di aver chiuso il conto di Ali Alexander, uno degli organizzatori. GiveSendGo si presenta come « Un luogo in cui finanziare la speranza. Un luogo in cui lavorare insieme al corpo di Cristo in tutto il mondo per fare la differenza », Jacob Wells, co-fondatore e Chief Financial Officer del sito, ha confermato che i sistemi di pagamento sono stati spostati su piattaforme alternative.

La mozione per il 25/mo emendamento

Intanto, i democratici alla Camera si preparano a votare la risoluzione sul 25/mo emendamento, anche se sembra destinato a scadere senza risultati l’ultimatum che Nancy Pelosi aveva dato al vicepresidente Pence, chiedendogli di agire per rimuovere il presidente entro 24 ore per evitare l’avvio dell’impeachment. Si prevede quindi che, una volta approvata la mozione, che costringerà i repubblicani ad un voto esplicito sul 25esimo emendamento, mercoledì alla Camera venga votato l’articolo di impeachment contro Trump per « incitamento all’insurrezione ».

Pompeo cancella missione Bruxelles 

Il capo della diplomazia statunitense, Mike Pompeo, ha cancellato il suo ultimo viaggio all’estero previsto a Bruxelles per questa settimana, mentre il presidente Donald Trump affronta la minaccia di un secondo impeachment otto giorni prima della fine del suo mandato. Il dipartimento di Stato ha riferito che Pompeo, tra i membri dell’amministrazione Usa più fedeli al presidente repubblicano, ha deciso di rimanere a Washington per facilitare una « transizione regolare e ordinata » con la squadra del presidente eletto, il democratico Joe Biden. « Annulleremo tutti i viaggi programmati per questa settimana, compreso il viaggio del segretario di Stato in Europa », si legge nel comunicato. Pompeo avrebbe dovuto recarsi a Bruxelles mercoledì e giovedì, per incontrare la sua controparte belga, Sophie Wilmes, e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, per « sottolineare l’importanza duratura del partenariato transatlantico ». La partenza di Pompeo avrebbe coinciso però con il probabile voto, domani alla Camera dei Rappresentanti, di un secondo atto d’accusa contro Trump per « incitamento alla violenza » nell’assalto al Campidoglio di Washington la scorsa settimana.

Allarme dell’Fbi, cerimonia online

A una settimana di distanza dalla cerimonia di insediamento di Joe Biden, cresce negli Usa il timore che le prossime giornate possano essere teatro di nuovi violenti attacchi da parte di gruppi di estrema destra, suprematisti bianchi e quanti non vogliono accettare l’uscita di scena di Donald Trump. L’allarme è stato lanciato dalla stessa Fbi che ha appreso di « proteste armate » pianificate in tutti e 50 gli stati Usa « dal 16 fino almeno al 20 gennaio e nella capitale dal 17 al 20 ». Complice anche la pandemia, quello che è sempre stato un evento pubblico, a volte con folle oceaniche, sarà invece molto ridimensionato: il sindaco di Washington ha esortato a seguire la cerimonia online e ci saranno forti limitazioni alle presenze. Biden ha comunque confermato che farà il giuramento in pubblico. (Rai News)