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Terrorismo: Cinque anni fa a Parigi, gli attentati e la strage del Bataclan (Immagini)

(Roma 13 novembre 2020). Era il 13 novembre 2015. La città restò sotto attacco per ore, colpita nei suoi punti nevralgici. Morirono 130 persone di 26 nazionalità diverse tra cui l’italiana Valeria Solesin.

In silenzio e nel rispetto delle regole anti-Covid la Francia ha commemorato il quinto anniversario degli attacchi a Parigi e Saint Denis. La sera del 13 novembre 2015 diversi commando di terroristi, con un trascorso da foreign fighter, entrarono in azione attaccando la sala concerti del Bataclan, caffè e ristoranti nel centro della capitale e l’area all’esterno dello stadio dove era in corso un match della nazionale. Il bilancio fu di 130 morti, tra cui l’italiana Valeria Solesin di Venezia, mentre altri due nostri connazionali, che si trovavano al Bataclan, scamparono all’attentato. Per la Francia fu il più grave attacco sul suo territorio in tempo di pace. Il primo ministro Jean Castex ha reso omaggio alle vittime nei diversi luoghi colpiti dai terroristi, deponendo corone di fiori nel corso di cerimonie senza pubblico a causa del confinamento.  Accompagnato da alcuni ministri e dal sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, Castex si è recato prima allo stadio Saint Denis e poi al Bataclan e nei locali finiti sotto attacco.

« Fluctuat nec mergitur »

‘In balia delle onde ma non affonda’, ha scritto il premier Jean Castex, riprendendo in un tweet lo storico motto latino di Parigi, che in questi ultimi anni è stato spesse volte usato in risposta al terrore. Tra i tweet pubblicati in omaggio alle vittime, anche quello della sindaca, Anne Hidalgo. « 13 novembre 2015-13 novembre 2020. Oggi, cinque anni dopo, Parigi ricorda ». La prima cittadina ha inoltre annunciato che alle 20 di questa sera la Tour Eiffel si spegnerà per poi scintillare a tutte le ore in ricordo delle persone uccise. Sulla Dama di Ferro verrà inoltre apposto un messaggio in ricordo di tutte le vittime del terrorismo, che è recentemente tornato a colpire l’Europa, con gli attacchi in Francia e a Vienna.

Una minaccia mai sopita

A cinque anni dalla strage, la minaccia terroristica resta a un livello alto in Francia. Da allora sono stati compiuti 20 attentati, ultimo quello di Nizza di 15 giorni fa; altri 19 sono falliti e 61 sono stati scongiurati. Dal primo luglio scorso, 48 immigrati irregolari sospettati di essersi radicalizzati sono stati espulsi dalla Francia, ha detto il ministro dell’Interno Gérald Darmanin; negli ultimi cinque anni l’espulsione verso i paesi di origine, in gran parte nel Nord Africa, ha riguardato oltre 450 persone sospette. Ma, secondo quanto riporta oggi la stampa francese, i rischi di una minaccia dall’estero, come quella che si è concretizzata negli attacchi di 5 anni fa, sono secondari: ormai, gli organismi nazionali dell’antiterrorismo temono più che altro i soggetti singoli francesi, e considerano che il problema sia quindi di natura endogena.    Diversamente da quelli del 2015, gli attentati successivi sono stati soltanto ispirati dall’Isis, che nel frattempo è stato sconfitto sul suo territorio, mentre gli autori non erano mai stati in Siria o Iraq, anche se in qualche caso ci avevano provato. Dopo i fatti di Nizza di fine ottobre, non c’è stata una vera rivendicazione, ma le « felicitazioni » del movimento Al Qaeda nel Maghreb islamico, un’iniziativa che rischia di creare il presupposto per un’ulteriore ispirazione dei vari « lupi solitari », jihadisti a distanza.(Rai News)

(Immagini-Rai News)

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