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Emirati Arabi Uniti a ONU: la Turchia persegue politica estera aggressiva, «cercando di seminare il caos nel mondo arabo»

La Turchia persegue una politica estera aggressiva nella regione del Medio Oriente, cercando di «seminare il caos nel mondo arabo». È quanto emerge dalla lettera inviata dagli Emirati Arabi Uniti al Consiglio di sicurezza della Nazioni Unite in risposta ad un messaggio della Turchia all’organismo Onu consegnato lo scorso mese. Nella lettera consegnata gli Emirati hanno lanciato forti accuse nei confronti della Turchia divenuto per il Paese del Golfo uno dei principali rivali all’interno del mondo musulmano insieme all’Iran. «La Turchia minaccia di utilizzare i migranti per portare avanti i suoi obiettivi megalomani», denuncia Abu Dhabi nel messaggio alle Nazioni Unite. «La Turchia è un punto di arrivo e transito per i combattenti dello Stato islamico in Afghanistan e in Asia centrale» prosegue la lettera in cui Ankara viene anche accusata di ignorare il multilateralismo e di violare continuamente le risoluzioni del Consiglio di sicurezza ONU. Nella lettera gli Emirati utilizzano toni finora mai impiegati nei confronti di Ankara, definendo le operazioni militari condotte da Ankara in Siria una «violazione del diritto internazionale». Nel messaggio inoltrato al Consiglio di sicurezza ONU lo scorso mese di luglio, la Turchia aveva denunciato le politica degli Emirati volte «a sopprimere i movimenti democratici nella regione», accusando Abu Dhabi di aver provocato la morte e il ferimento di migliaia nella guerra in Yemen. Gli Emirati Arabi Uniti hanno considerato il messaggio della Turchia «un tentativo di distogliere l’attenzione dal comportamento pericoloso e aggressivo di Ankara». Le tensioni sono aumentate di recente tra Emirati Arabi Uniti e Turchia, soprattutto dopo che il ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha dichiarato in un’intervista al canale qatariota «Al Jazeera» che «Abu Dhabi ha commesso atti dannosi in Libia e Siria».

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