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l’Algeria vuole tornare a essere una potenza navale nel Mediterraneo

L’Algeria vuole riportare la sua Marina militare agli « antichi fasti » e darle il « posto che merita » nel Mediterraneo. Lo ha detto il capo di stato maggiore dell’Esercito nazionale popolare algerino, generale Said Chengriha, in un discorso davanti agli ufficiali nella base navale di Marsa El-Kabir (nell’ovest del paese), a seguito di una manovra per testare il lancio di un missile da una fregata. « Questi sforzi mirano a dare alla Marina militare algerina il posto che merita. La nostra Marina ha vissuto, attraverso la nostra gloriosa storia, il suo periodo d’oro: siamo stati senza dubbio una grande potenza navale e abbiamo costituito una forza formidabile nel Mar Mediterraneo », ha detto Chengriha in una dichiarazione pubblicata sul sito web del dicastero della Difesa. Il riferimento è probabilmente al periodo che va dal XVII al XVIII secolo, quando in epoca ottomana gli algerini estesero il loro controllo su vaste porzioni del Mediterraneo. « Questo glorioso passato, oltre ad essere motivo di orgoglio, rafforza la nostra determinazione a rimettere in sesto le nostre forze navali e renderle una forza deterrente, che rifletta l’immagine di un’Algeria indipendente ». Durante l’epoca ottomana (1518-1830), la Marina algerina controllava gran parte del bacino del Mediterraneo. Nel suo rapporto per l’anno 2020, il sito « Global Fire Power », specializzato in affari militari, ha classificato la Marina algerina al settimo posto nel bacino del Mediterraneo: 201 assetti in totale, tra cui 25 pattugliatori, cinque fregate, sei sottomarini e tre corvette. (Agenzia Nova)

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