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Egitto, vota il Parlamento: «Pronti ad azione militare in Libia»

(Roma-20 luglio 2020). Il presidente Sisi ha fatto approvare dai suoi deputati una mozione che lo autorizza a schierare soldati a sostegno delle milizie del generale Haftar se la Turchia e il governo di Tripoli proveranno ad attaccare Sirte. Il premier libico Serraj da tempo afferma che vuole riconquistare la città in cui nacque Gheddafi.

In Libia è in atto una rincorsa continua, fatta di gesti politici e azioni militari: oggi il parlamento egiziano ha approvato una mozione che permette al presidente Sisi di schierare il suo esercito in Libia se «verrà minacciata la sicurezza della Nazione». È un passaggio politicamente importante, sostanzialmente simile a quello che la grande rivale dell’Egitto, la Turchia di Erdogan, fece alla fine del 2019 per autorizzare il sostegno militare al governo di Tripoli.

Adesso il Parlamento del Cairo autorizza il presidente a schierare truppe in Libia se l’esercito e le milizie appoggiate dalla Turchia avanzeranno per riconquistare la città di Sirte, il capoluogo della «mezzaluna petrolifera» che all’inizio dell’anno era stato conquistato dal generale Haftar. Da giorni le milizie di Tripoli si sono avvicinate a Sirte: il premier di Tripoli Fayez Serraj ha detto apertamente che il suo governo non può tollerare che la città in cui nacque (e fu ucciso Gheddafi) possa rimanere nelle mani del generale ribelle. Nel frattempo Haftar si sta rafforzando, ha ricevuto rinforzi e armi sia dai russi che dagli alleati egiziani per difendere un luogo strategico nella suddivisione attuale della Libia.

Il voto del Parlamento del Cairo si è tenuto in sessione chiusa: la maggioranza schiacciante dei deputati è espressione dell’area di Sisi, che quindi non ha avuto problemi a far passare la mozione. A giugno, con un viaggio nelle basi al confine della Libia, Sisi aveva avvertito che qualsiasi attacco a Sirte o verso l’aeroporto di Jufra (dove la Russia ha spostato 14 aerei da caccia Mig) avrebbe provocato una risposta dell’Egitto. «Al-Ahram», il quotidiano vicino al governo del Cairo, ha scritto che «il voto ha lo scopo di rispondere e intervenire militarmente in Libia per aiutare a difendere il vicino occidentale dall’aggressione turca». Tra l’altro la scorsa settimana il presidente Sisi ha ospitato circa 100 leader tribali libici fedeli al generale Haftar, che gli hanno chiesto di intervenire a loro sostegno e a sostegno del governo che Haftar ha installato in Cirenaica.

(Vincenzo Nigro – La Repubblica).  (L’articolo)

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