Iran: esplosione al sito nucleare di Natanz rivendicata da un gruppo chiamato «Ghepardi della patria»

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L’esplosione è avvenuta nella prima mattinata di ieri, con l’Organizzazione per l’energia atomica che ha denunciato l’accaduto, escludendo gravi danni. A causare l’esplosione verificatasi nella giornata di ieri nella centrale nucleare di Natanz, in Iran, sarebbe stato «un ordigno esplosivo piazzato all’interno della struttura». A rivelarlo è il New York Times, citando un anonimo agente d’intelligence attivo nella regione mediorientale. L’esplosione avrebbe causato molti danni ai piani sopraelevati, dove erano state piazzate le centrifughe per l’arricchimento dell’uranio. La deflagrazione era stata segnalata nella mattina di ieri dall’Organizzazione per l’energia atomica di Teheran, con il portavoce della stessa Behrouz Kamalvandi che aveva escluso danni gravi al sito nucleare così come una possibile fuoriuscita di sostanze radioattive. In seguito all’incidente, l’azione di sabotaggio è stata rivendicata da un gruppo chiamato «Ghepardi della patria», come riferito dall’edizione in lingua persiana della BBC.