Secondo il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha ammonito Israele contro l’annessione di alcuni territori palestinesi, il primo luglio. Johnson ha sottolineato che il Regno Unito non riconoscerà nessuna modifica ai confini della Cisgiordania del 1967, se questa non sarà concordata da israeliani e palestinesi congiuntamente.
«L’annessione rappresenterebbe una violazione del diritto internazionale e metterebbe a rischio i progressi che Israele ha fatto nel migliorare le relazioni con il mondo arabo e musulmano», ha commentato il primo ministro inglese.
Da parte sua, il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, ha dichiarato che l’eventuale annessione di territori della Cisgiordania costituirebbe una violazione del diritto internazionale e non rimarrà «senza conseguenze». «L’annessione dei territori palestinesi, qualunque sia il perimetro, metterebbe seriamente in discussione i parametri per risolvere il conflitto», ha riferito Le Drian durante un’audizione parlamentare. «Una tale decisione non potrebbe essere lasciata senza conseguenze e stiamo esaminando diverse opzioni a livello nazionale e anche in coordinamento con i nostri principali partner europei», ha aggiunto Jean-Yves Le Drian. (Agenzie)