USA: spari durante protesta a Louisville, un morto e un ferito

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Una persona è morta e un’altra è  rimasta ferita in una sparatoria durante le proteste nella città  americana di Louisville, in Kentucky, dove una folla di manifestanti  si era radunata per chiedere giustizia per la morte di Breonna Taylor, una giovane afroamericana uccisa da tre agenti lo scorso marzo. Lo ha  reso noto il dipartimento di polizia della città in una nota. «Verso  le 21:00, è arrivata la notizia di alcuni spari a Jefferson Square  Park. Personale del dipartimento dello sceriffo si sono recati sul  posto e hanno soccorso un uomo che però è morto sul posto. Poco tempo  dopo, abbiamo ricevuto la notizia di un’altra vittima di sparatorie  nella Hall of Justice. Quella persona è stata portata all’ospedale  universitario con lesioni non mortali. Il parco rimarrà chiuso per le  prossime ore», si legge in un post su Twitter.

Un video diffuso dai media americani mostra un uomo sparare una decina di colpi contro la folla che cercava di mettersi al riparo. Il sindaco di Louisville Greg Fischer ha dichiarato che fornirà maggiori dettagli non appena saranno disponibili ulteriori informazioni. «Sono  profondamente rattristato dalla violenza scoppiata questa sera a  Jefferson Square Park, dove erano raccolti coloro che esprimevano le  proprie preoccupazioni», ha scritto in un post su Twitter. «È una  tragedia che quest’area di protesta pacifica sia ora una scena del  crimine». Nelle ultime ore, negli Usa, si sono registrate altre 3 vittime di sparatorie, tra loro anche un bambino di un solo anno di età. In California almeno due persone sono morte e quattro sono rimaste ferite in una sparatoria in un centro di distribuzione  Walmart a Red Bluff, capoluogo della contea di Tehama. Lo hanno confermato le autorità locali, spiegando  che una delle vittime è l’uomo che ha aperto il fuoco. L’altra è un  impiegato presso la struttura.  Lo sceriffo della contea di Tehama, Phil Johnston, ha affermato che  alcuni testimoni hanno visto l’omicida fare il giro del parcheggio  quattro volte prima di schiantarsi contro l’edificio e aprire il fuoco con un fucile semiautomatico. L’aggressore è stato poi colpito dalla  polizia ed è morto in ospedale. Non si conosce ancora il motivo  dell’attacco. A Chicago, in Illinois,  un bimbo di un anno è stato ucciso e sua madre è rimasta ferita in una sparatoria in strada  che ha scioccato anche le autorità ormai abituate alla violenza dilagante nella terza città amricana. La madre 22enne rientrava a casa sabato pomeriggio quando l’assalitore si è fermato vicino alla sua auto e ha sparato otto colpi, raggiungendo il piccolo al petto e sfiorando la testa della madre, ha dichiarato la polizia. «Succede troppo spesso», ha detto ai giornalisti il capo delle operazioni di polizia di Chicago, Fred Waller, vicino al luogo in cui è avvenuta la sparatoria, nel Sud della città. «Quando finirà questo? Quando diremo quando è troppo ?», si è chiesto l’ufficiale. Il fatto è avvenuto una settimana dopo l’uccisione di Mekhi James, un bimbo di tre anni, morto in circostanze simili mentre viaggiava in auto con suo padre nella parte ovest della città. «Prenderemo la persona che ha ucciso quel bambino di tre anni. Prenderemo la persona che ha ucciso questo bambino», ha assicurato Waller. La sindaca di Chicago, Lori Lightfoot, e il sovrintendente della polizia, David Brown, hanno chiesto ai residenti della città di farsi avanti se hanno visto qualcosa che può aiutare nelle indagini. «Dobbiamo essere tutti oltraggiati dalla violenza a cui assistiamo nella nostra città. Questo bambino, e tutti i nostri residenti, meritano di meglio», ha dichiarato Brown. Finora sono stati effettuati arresti e la polizia continua a indagare su entrambi i casi. (Rai News)