L’ambasciata degli Stati Uniti in Libano «non sarà messa a tacere». Lo ha dichiarato l’ambasciatore USA a Beirut, Dorothy Shea, all’emittente MTV, rispondendo alla sentenza del giudice di Tiro (città nel sud del Libano a maggioranza sciita) Mohammad Mazeh. Quest’ultimo ha deciso di vietare ai media libanesi e stranieri che lavorano in Libano di intervistare, per un anno, l’ambasciatore degli Stati Uniti, all’indomani dell’intervista rilasciata da Shea all’emittente «Al Hadath». Nell’intervista la diplomatica ha detto, tra le altre cose, che il movimento sciita Hezbollah «impedisce qualsiasi soluzione economica» alla crisi nel paese. Inoltre, Shea ha messo in guardia dalla possibile imposizione di sanzioni statunitensi contro gli alleati non sciiti del partito filo-iraniano. (TV)