Almeno 3 persone, incluso l’attentatore, sono rimaste uccise in un attacco suicida, compiuto nella mattinata di martedì 23 giugno, nei pressi della più grande base militare d’oltremare della Turchia, situata nella capitale della Somalia, Mogadiscio. Il portavoce del governo somalo, Ismail Moukhtar Omar, ha riferito all’agenzia di stampa turca Anadolu che le guardie di sicurezza hanno sparato all’attentatore suicida mentre cercava di entrare nella struttura militare. «Ha fatto finta di essere un tirocinante dell’accademia militare turco-somala ma è stato colpito dagli spari ed è esploso fuori dal campo, uccidendo sé stesso e due civili», ha dichiarato Oronjo. La presenza turca nel Paese è osteggiata soprattutto dai militanti islamisti appartenenti all’organizzazione di al-Shabaab. Quest’ultima è solita compiere attentati contro obiettivi sia civili che militari e l’obiettivo della sua rivolta è quello di cacciare dal Paese le forze straniere e rovesciare il governo di Mogadiscio, appoggiato dall’Onu, per prendere il potere e imporre la propria visione della legge islamica, «la Sharia». (Agenzie)