La Francia anticipa e riapre tutto. Macron: «niente tasse per pagare il virus»

0
280

Da domani fine totale del deconfinamento. Tutto il Paese torna ‘zona verde’ a parte Guyane e Mayotte dove il virus circola ancora. Il presidente: «Orgogliosi di come abbiamo reagito alla crisi, ci ha mostrato punti deboli che verranno corretti». A Parigi locali e ristoranti aperti. Dal 22 giugno scuole e atenei di nuovo operativi. Il 28 le elezioni comunali.

Riapre tutta la Francia continentale: diventerà zona verde anche l’Ile de France con Parigi che finora era rimasta esclusa, mentre è ancora bollino arancione per Mayotte e la Guyana, dove il coronavirus circola attivamente. I francesi potranno riprendere a spostarsi in Europa ma per i viaggi extra-Ue dovranno attendere il 1 luglio. Lo ha annunciato il presidente Emmanuel Macron, parlando alla nazione nel quarto discorso da quando è cominciata l’emergenza coronavirus.

La decisione è una boccata d’ossigeno per caffé e ristoranti della capitale dove finora la ripartenza era stata limitata agli spazi all’aperto. Nel suo intervento, il presidente ha tratteggiato la fase tre, promettendo un «modello economico sostenibile più forte» e «un investimento massiccio in istruzione, formazione e lavoro per i giovani».

Non ci saranno nuove tasse, ha assicurato il capo dell’Eliseo, impegnandosi ad aprire una nuova fase di collaborazione con gli attori sul territorio, con «più libertà e responsabilità», dopo che hanno ‘dimostrato ingegnosita’» durante la crisi Covid-19.

Il capo dell’Eliseo si è detto «felice di questa prima vittoria contro il virus», assicurando di voler imparare «tutte le lezioni » dalla crisi «appena attraversata»: «I nostri punti di forza, li rafforzeremo, i nostri punti deboli, li correggeremo rapidamente e duramente», ha promesso.

«Con l’epidemia, l’economia mondiale si e’ quasi fermata. La nostra prima priorità è innanzitutto ricostruire un’economia forte, ecologica, sovrana e unita», ha proseguito Macron, difendendo la prospettiva di «un vero patto produttivo» e ricordando che che sono stati mobilitati «quasi 500 miliardi di euro» per sostenere l’economia francese.

Di fronte a questa crisi, ha aggiunto, l’Europa e’ stata «all’altezza del momento» nonostante «l’inizio difficile». Macron ha messo l’accento su « l’accordo franco-tedesco sul debito congiunto e il piano di investimenti per risanare l’economia del continente» definendola «una svolta storica fatta per la prima volta insieme alla cancelliera tedesca» Angela Merkel.

Quanto alle proteste contro la violenza della polizia e le polemiche sui monumenti legati al passato coloniale e alla tratta degli schiavi, Macron ha assicurato che la Francia sarà «inflessibile di fronte al razzismo, antisemitismo e discriminazione» ma «non verranno abbattute statue ne’ cancellati alcun nome o traccia della nostra storia».

E guardando alle forze dell’ordine nel mirino della rabbia popolare, il capo dell’Eliseo ha ribattuto che «meritano la riconoscenza del Paese»: «Senza ordine, non c’e’ ne’ sicurezza ne’ liberta’ e questo ordine e’ la polizia e i gendarmi sul nostro territorio a garantirlo». Il prossimo appuntamento per un nuovo discorso sarà «a luglio», ha concluso Macron, occasione per definire meglio «il nuovo percorso» e «lanciare le prime azioni». (AGI)