Libia: Ankara ha creato un ponte aereo con Tripoli

0
267

Secondo il canale al-Arabiya, la Turchia ha annunciato, l’11 giugno, di aver «aperto un ponte aereo con la Libia». La dichiarazione è giunta, in realtà, dal GNA, il quale ha riferito che 4 aerei militari turchi C-130 sono atterrati a Misurata, mentre altri 13 hanno sorvolato i cieli libici. Si è trattato, nel primo caso, di velivoli con a bordo supporto logistico per le truppe tripoline, i quali vanno ad aggiungersi alle milizie e all’arsenale inviati in precedenza, volti a sostenere Al-Sarraj nelle battaglie contro l’Esercito Nazionale Libico (LNA), guidato dal generale Khalifa Haftar. Secondo fonti locali, nella giornata dell’11 giugno, l’esercito turco ha condotto un’esercitazione aerea verso le coste libiche, della durata di otto ore, con l’obiettivo di dimostrare le proprie capacità belliche e, nello specifico, mostrare come la Turchia sia in grado di dispiegare velocemente aerei da combattimento F-16, ed altri velivoli per l’allerta rapida, in caso di necessità. Secondo una dichiarazione dell’esercito turco, le forze aeree e la Marina di Ankara hanno condotto un’esercitazione congiunta, intitolata «Open Sea Training», nelle acque internazionali del Mediterraneo orientale. Questa ha visto l’impiego di 17 aerei, decollati dalla città di Eskisehir, 8 imbarcazioni, nello specifico fregate e corvette, aerocisterne e aerei cargo militari C-130.

Le operazioni giungono in un momento in cui l’esercito del GNA è impegnato nella conquista della città costiera di Sirte, considerata il punto di partenza per la liberazione delle aree orientali e meridionali libiche poste sotto il controllo di Haftar. In tale quadro, Ankara continua a sostenere il governo di Tripoli, ignorando l’iniziativa promossa dal Cairo, con cui si proponeva un cessate il fuoco a partire dall’8 giugno. Per la Turchia, l’obiettivo di Haftar è istituire una «dittatura militare» e la proposta egiziana rappresenta un tentativo di salvare il generale a seguito delle ultime perdite subite sul campo di battaglia.

Altre fonti turche hanno affermato che Ankara presto stabilirà due basi militari in Libia. Tale mossa è da inserirsi nei legami di cooperazione in materia di sicurezza stabiliti con il GNA e rafforzati ulteriormente con i memorandum di intesa siglati il 27 novembre 2019, relativi altresì alle attività di esplorazione nel Mediterraneo orientale.

Altrimenti, diversi media turchi hanno riferito che Ankara desidererà contribuire agli sforzi di ricostruzione in Libia, una volta raggiunto un cessate il fuoco permanente e, al contempo, avviare attività di esplorazione di petrolio e gas nel Paese e a largo delle sue coste. Inoltre, la Turchia potrebbe essere altresì responsabile delle riorganizzazione delle forze del GNA, riunendole in un unico esercito.