Israele : il comandante delle forze aeree rivendica gli ultimi attacchi in Siria

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Forze aeree israeliane

Israele ha ammesso la propria responsabilità per gli ultimi raid aerei condotti contro postazioni iraniane in Siria. La dichiarazione, citata dai media italiani «sicurezzainternazionale», è giunta il 7 giugno da parte del comandante delle forze aeree israeliane, Amikam Norkin, il quale, nel corso di una videoconferenza, ha affermato che Israele è responsabile della recente escalation perpetrata a danno di Siria.

Uno degli ultimi episodi rivendicati risale alla sera del 6 giugno, quando droni precedentemente «non identificati» hanno colpito postazioni iraniane in Siria, causando la morte di 12 combattenti filoiraniani di nazionalità irachena ed afghana, oltre alla distruzione di veicoli e depositi di armi. L’attentato si è verificato, nello specifico, poco dopo la mezzanotte tra il 6 ed il 7 giugno, presso Deir Ez-zor, nell’Est della Siria. Ancora prima, il 4 giugno, i media siriani hanno riferito che raid, presumibilmente condotti da Israele, hanno colpito obiettivi delle fazioni filo-regime situati nei pressi di Hama, nel centro del Paese.

Stando a quanto riferito dall’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani (SOHR), il 3 giugno scorso erano stati visti arrivare 30 veicoli con equipaggiamento militare e combattenti presso una base controllata da gruppi filoiraniani, nominata Fatimiyoun, e situata nella città di al-Mayadeen, nella periferia Est di Deir Ez-zor. Negli ultimi mesi, ha aggiunto la stessa fonte, vi sono state speculazioni sulla ridistribuzione delle forze iraniane in Siria, ma al momento non è ancora chiaro quali siano stati i movimenti delle truppe. Secondo alcuni esperti, è probabile che Teheran stia occupando le caserme siriane, mentre gli Hezbollah libanesi stiano prendendo il controllo dei siti iraniani lasciati liberi, lasciando pensare ad uno stretto coordinamento militare tra l’Iran ed il suo alleato libanese, Il «Partito di Dio».